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Antonaz presenta la Legge sull’Immigrazione a Sacile

Una legge innovativa, aperta all'accoglienza, frutto di un'ampia partecipazione.

Sacile, 29 ott – ‘Una legge innovativa, aperta all’accoglienza, frutto di un’ampia partecipazione, volta a far maturare una nuova cultura in una regione, il Friuli Venezia Giulia, fino a pochi anni fa terra di emigrazione e divenuta, grazie al benessere conquistato, meta di immigrazione’.

Così l’assessore regionale alla Pace, Volontariato e Migranti, Roberto Antonaz, ha definito la legge regionale sull’Immigrazione, approvata nell’aprile scorso dal Consiglio regionale e presentata venerdì sera a Sacile a una folta platea di cittadini immigrati, presenti il sindaco, Roberto Capuzzo, l’assessore comunale all’Inclusione Sociale, Francesca Trinco, e Michele Negro, che coordinò il Comitato regionale per la legge sull’Immigrazione. Anche il Comune di Sacile ha fatto la sua parte per questi nuovi e numerosi cittadini: infatti, come hanno sottolineato sindaco e assessore, lo Statuto comunale prevede la costituzione della Consulta degli Stranieri, che dovrà essere rappresentativa di tutti. Oltre a ciò la piena disponibilità della struttura comunale a facilitare i rapporti con i cittadini immigrati, ‘con atteggiamento di accoglienza da parte dei sacilesi, ma anche auspicando la volontà di integrazione da parte degli immigrati’ in uno scambio reciproco e arricchente per tutti.

Ciò che Antonaz e gli altri intervenuti hanno voluto chiarire in modo energico è che la nuova legge ‘non privilegia assolutamente gli immigrati rispetto ai cittadini regionali. Al contrario, essa va nel senso dell’uguaglianza dei diritti e quindi anche dei doveri: e se qualche intervento particolare è previsto, esso riguarda solo le fasce più deboli e maggiormente bisognose di aiuto’.

Quindi, partendo dall’assioma che la presenza di ‘altri’ per lingua, cultura, tradizioni, religione, va considerata non un peso ma un’opportunità in più di arricchimento della società nel suo complesso, allora la strada da seguire deve essere quella del confronto e del dialogo.

L’assessore Antonaz ha sottolineato che per ora questa legge è unica a livello delle Regioni italiane e vuole essere ‘un modello di convivenza e di apertura, nel rispetto tuttavia del quadro normativo nazionale’.

I contenuti del provvedimento sono poi stati illustrati da Negro: in sostanza essa dà risposte a problemi quali lavoro, scuola, casa, salute, associazionismo; prevede strumenti (Consulta regionale, Osservatorio, ecc.) e figure (mediatori culturali) che dovranno collaborare alla soluzione delle tematiche inerenti l’immigrazione.

L’ampio dibattito che è seguito ha dimostrato la volontà dei presenti di capire, ma anche l’esigenza di essere aiutati a risolvere tanti problemi che spesso ostano a una piena e tranquilla permanenza in Italia.

ARC/Nico Nanni