Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Appello per la partecipazione al voto europeo dei nuovi cittadini UE

Appello del Centro Lavoratori Stranieri CGIL Bologna

Il prossimo 1° maggio 10 nuovi paesi entreranno a far parte della Unione Europea (Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Ungheria, Slovenia, Cipro, Repubblica Ceka; Slovacchia, Malta) e in conseguenza di ciò 74 milioni di persone acquisiranno lo status di cittadini europei cosiddetti “comunitari”.
Molti di loro sono in Italia da tempo come immigrati extracomunitari, spesso con alle spalle un periodo in immigrazione clandestina.
Molti passeranno direttamente dalla condizione di “immigrato clandestino” a quella di cittadino comunitario, anche se per un periodo di tempo che può arrivare fino a sette anni non avrà gli stessi diritti di libera circolazione e lavoro dei cittadini degli attuali paesi UE. A decidere di questo differimento e della sua durata saranno i singoli stati dei 15 attualmente membri della UE, e purtroppo non sono pochi i paesi che hanno deciso o stanno pensando di utilizzare per intero questo periodo di transizione.

Il 13 giugno si vota per il primo parlamento della UE a 25 e i cittadini dei 25 paesi UE (anche i cittadini dei 10 paesi che entrano il 1° maggio) possono votare nel paese UE di residenza.
Non è ancora quella estensione generale del diritto di voto a tutti i cittadini che vivono e lavorano in Europa, ma può rappresentare un test importante per superare tabù e paure che rendono così difficile arrivare a una legge sul voto agli immigrati.

Ci rivolgiamo pertanto alle lavoratrici e ai lavoratori immigrati provenienti da questi paesi per invitarli, anche a Bologna, a non rinunciare al diritto di votare per i candidati italiani alle elezioni europee, un diritto per esercitare il quale devono presentare richiesta al Comune di residenza entro il 15 marzo.
L’esercizio del diritto di voto è un passaggio fondamentale per dare efficacia sostanza al principio della partecipazione dei migranti alla vita pubblica e vogliamo evidenziare il grave ritardo che mostrano sia gli organi di informazione, sia le Amministrazioni Comunali, a cui la legge affida questo compito, nel fornire le informazioni dovute su questa opportunità e sulle procedure necessarie per esercitare il diritto di voto europeo.
Ricordiamo inoltre che i cittadini dei 15 paesi già membri della UE possono votare anche per le elezioni amministrative, iscrivendosi ad apposito registro elettorale presso il comune di residenza.

Per ulteriori informazioni a riguardo ci si può rivolgere anche al Centro Lavoratori Stranieri della CGIL in via Marconi 69/d , ma ricordiamo che i Comuni hanno l’obbligo di informare i cittadini e di organizzarsi per tempo perché questo diritto non rimanga solo sulla carta.

Bologna, 10 febbraio 04

p. il Centro Lavoratori Stranieri
Roberto Morgantini

p. la Segreteria CdLM Bologna
Stefano Maruca