Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
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Appello per un incontro verso il 2 aprile e l’EuroMayDay 2005

Dopo quella realizzata il 31 gennaio dell’anno scorso,
il 2 aprile 2005 ci sarà la seconda giornata europea
di azione e di lotta per la libertà di movimento, per
i diritti dei migranti, contro i centri di detenzione
e le deportazioni.
Ritornando dalla riunione europea di Berlino abbiamo
pensato che questa giornata si può arricchire
attraverso la contaminazione con le lotte delle reti
del precariato sociale in un percorso che dal 2 aprile
ci conduca fino all’Euromayday 2005.
Nelle nostre realtà sociali già vediamo come le lotte
per i diritti di cittadinanza, contro le deportazioni
ed i centri di detenzione si intrecciano con i
movimenti contro la precarietà, vediamo come nelle
occupazione di case o nei conflitti di lavoro, negli
scioperi e nelle mobilitazioni i migranti sono
protagonisti assieme con gli altri soggetti sociali
che ogni giorno sperimentano sulla propria pelle
l’orizzonte della precarietà globale.
Non si tratta di ricercare un “soggetto unico” ma di
sperimentare le forme per contaminare i conflitti
sociali in tutte le loro articolazioni, si tratta di
imparare dalle esperienze concrete per costruire la
potenza delle lotte con soggetti sociali plurali,
creativi, forti.
Si tratta di dar vita ad un movimento indipendente
dalle burocrazie sindacali istituzionali che accettano
e cercano di gestire le nuove forme della precarietà
sociale insieme ai potenti d’Europa e che, come la
CGIL di Treviso, propongono il rimpatrio assistito per
i migranti licenziati dalla fabbriche.
Si tratta di costruire un movimento autonomo dai
partiti politici che negoziano i centri di detenzione
e le deportazioni, che vogliono rappresentare i
movimenti mentre continuano a contrattare il loro
pezzetto di potere istituzionale.
Pensiamo ci sia la necessità di incontrarci con tutte
le situazioni che condividono queste considerazioni e
desiderano sviluppare un percorso di contaminazione
tra il movimento dei migranti e tutte le reti del
precariato sociale e proponiamo che al più presto si
tenga un’assemblea pubblica in una città da definire
per confrontarci a partire dalle esperienze
territoriali concrete, per organizzare le iniziative
ed il percorso che va dal due aprile fino
all’Euromayday.

Sportelli degli Invisibili – Rete del Precariato
Sociale, Venezia, Mestre, Padova, Treviso, Trieste,
Monfalcone, Monselice, Gorizia, ASC Venezia, Comitato
M21 Treviso, SOS Casa Trieste, Razzismo Stop Trieste
Monfalcone,
Associazione Difesa Lavoratori, Copyriot Padova, CSO
Rivolta Marghera, CSO Pedro Padova, CSO Rebelde
Conegliano, CSO Morion Venezia, TPO Bologna, L.S.O.
AQ16 e infopoint Caffe Babele Reggio Emilia, L.O. P.A.z Rimini, Action Milano, Ya basta Milano, Ya Basta Parma, Cantiere Milano, CS Crocevia Alessandria