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Approvata la modifiche per poter emanare un nuovo decreto flussi

E’ contenuta nel decreto “mille-proroghe” la norma che consentirà l’emanazione di un decreto flussi anche nell’anno in corso.

Nel 2010 infatti, senza questa modifica, sarebbe impossibile emanare un nuovo decreto visto che il Testo Unico prevede che, in caso di assenza di un documento programmatico triennale, come nel nostro caso, le quote dell’anno in corso possono essere pari a quelle emanate nell’anno precedente.

Ora invece la modifica consente di rifarsi alle quote stabilite nell’ultimo decreto emanato così sarà possibile consentire l’ingresso di 150.000 nuovi lavoratori anche nell’anno in corso (questo infatti era il numero di nulla osta previsto per il 2008, nell’ultimo decreto approvato, a cui vanno aggiunti gli 80.000 ingressi per lavoro stagionale).

Art. 10-ter
(Modifiche all’articolo 3, comma 4, testo unico in materia di disciplina dell’immigrazione)
1. All’articolo 3, comma 4, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, le parole da: “nel limite” sino a: “precedente” sono sostituite dalle seguenti: “entro il 30 novembre, nel limite delle quote stabilite nell’ultimo decreto emanato”.

Questa modifica prefigura l’idea che il Governo voglia comunqe (nonostante la moratoria sui flussi, dal valore meramente simbolico politico approvata lo scorso anno) consentire il rilascio di nuovi nulla osta.

Come ovvio, e come sempre, saranno soprattutto cittadini stranieri irregolarmente soggiornanti a cercare di regolarizzare la loro posizione.
Da un lato vi sono le norme restrittive e vessatorie che nel corso degli ultimi anni hanno ristretto gli spazi di cittadinanza dei migranti, regolari e non, dall’altro vi è la necessità di decomprimere, attraverso questa valvola di sfogo, una situazione che di tanto in tanto ha bisogno di essere decongestionata.

Il nuovo decreto, oltre a consentire “la regolarizzazione”, certo riproponendo il problema dell’uscita e del rientro dopo aver ritirato il visto di ingresso, ripresenterà il problema di quella corsa al click che molto assomiglia ad una lotteria sulla vita.
Ovviamente consentirà anche l’ingresso di chi è realmente nel paese di residenza in attesa di chiamata e soprattutto potrebbe consentire a quanti non hanno potuto beneficiare dal 2007 della possibilità di convertire il loro pemresso di soggiorno. E’ il caso dei titolari dei permessi di soggiorno per motivi di studio che, non avendo compiuto il diciottesimo anno di età o concluso gli studi in Italia, devono attendere l’emanazione delle quote di ingresso per ottenere un permesso per lavoro. Anche gli stagionali che hanno maturato il diritto di convertire il loro permesso di soggiorno in un titolo di lungo periodo potrebbero beneficiare di questo decreto.

Confidiamo quindi nella prossima emanazione di un decreto flussi.