Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Manifesto del 13 luglio 2008

Arrivano le ronde balneari. Bipartisan e contro gli ambulanti

Ronde per tutte le stagioni. In inverno a marciare nelle grandi metropoli – tra un presidio in un quartiere a forte concentrazione d’immigrati o in una strada «abitata» da prostitute – lì dove i 3000 uomini in divisa sguinzagliati dal ministro La Russa non dovessero bastare. E in estate nelle città balneari. O, come accade da oggi a Rimini, direttamente sulla spiaggia a caccia dei vu cumprà. Sono già stati battezzati gli «angeli gialli», dal colore della pettorina di ordinanza, i 54 volontari che avranno il compito di pattugliare i tredici chilometri della riviera romagnola.

Più prevenzione che controllo vero e proprio. Zainetto in spalla, la ricetrasmittente in una mano, direttamente collegata con la centrale di polizia, e nell’altra una montagna di brochure informative da distribuire ai bagnanti sotto l’ombrellone. Oltre a una sfilza di numeri d’emergenza tradotti in due lingue, nero su bianco messaggi del tipo: non fatevi massaggiare dalle cinesi poiché non sapete che unguenti usano e non hanno l’abilitazione per farlo, potrebbero danneggiarvi invece di darvi giovamento. Oppure: non fatevi fare le treccine ai capelli perché potrebbero rovinarveli. O ancora: non acquistate merce contraffatta dagli abusivi perché potrebbe essere pericolosa per la salute vostra e dei vostri figli. Chi venisse sorpreso a contrattare un massaggio rilassante o un paio di occhiali da sole rischia una multa salatissima, da 550 a 10mila euro.

L’iniziativa è della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Alberto Ravaioli, ma gli gli apprezzamenti sono bipartisan. Tra i primi volontari a scendere sul bagnasciuga, infatti, anche due consiglieri comunali di opposte fazioni: Bertino Astolfi (Pd) e Liliana Cingolani (An). Così, con la politica che fa fronte comune contro il nemico ambulante, a fare opposizione non rimane che la società civile. E a contrastare la caccia alle streghe messa in atto dalle casacche gialle, ci saranno i ragazzi del Laboratorio sociale Paz di Rimini. Anche loro a dare informazioni e consigli ma non hai bagnati bensì agli stessi ambulanti, ascoltando le loro storie e mettendoli in guardia dal «razzismo strisciante» di questi ultimi mesi.

Da costa a costa la musica non cambia. A Forte dei Marmi bisognerà aspettare qualche altro giorno, presumibilmente fino alla metà della prossima settimana, per vedere all’opera il primo vigile urbano da spiaggia. Come a Rimini, anche nella più famosa spiaggia toscana dovrà presidiare l’arenile contro l’abusivismo commerciale. Per sostenere il servizio al meglio, è stata istituita una tassa speciale pagata (ben volentieri) da tutte le categorie economiche coinvolte: Confesercenti, Confcommercio, Ascom e titolari degli stabilimenti balneari. Questa sorveglianza straordinaria costerà approssimativamente la bellezza di 100mila euro per tre mesi.