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Arrivederci Eufemia: l’info e legal point di Ventimiglia in cerca di una nuova sede

La proprietà non rinnova il contratto d'affito a causa delle pressioni istituzionali: l'appello delle realtà solidali

Foto di Emanuela Zampa

A partire dal primo Gennaio 2019 lo spazio “Eufemia – Info&Legal point“, situato in via Tenda 8/c, gestito da volontari/e di Associazione Iris e dai solidali di Progetto20k, smetterà di esistere. Quantomeno nell’ultima forma che questo spazio ha conosciuto, ossia come punto di riferimento fisico e come luogo di supporto materiale, tramite il quale dare informazioni e strumenti a chi transita a Ventimiglia, affinché possa decidere in autonomia come muoversi sul territorio e tra le reti delle normative europee.

Questo perché Eufemia disturba, dà fastidio, creando e sostenendo pratiche di solidarietà laddove non si vorrebbe altro che ostilità o, tutt’al più, indifferenza. Eufemia è un processo collettivo che da più di due anni racchiude progetti e azioni che cercano di non abbandonare le persone in difficoltà, di non lasciarle cadere nell’oblio. Uno spazio che accoglie, che crea un ambiente protetto dove convergono i soggetti più vulnerabili, come le tante donne sole, spesso con bambini piccoli, e le centinaia di minori non accompagnati che lottano per potersi ricostruire una vita. Ma accoglie anche la società civile solidale, come studenti, scout, giornalisti e ricercatori, che trovano un punto di riferimento dove collaborare e confrontarsi per comprendere la frontiera ed insieme sviluppare azioni inclusive e positive in contrasto con quelle repressive.

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Eufemia non poteva essere sgomberata nel senso stretto del termine poiché possiede un regolare contratto di affitto, che però non è stato rinnovato a causa delle pressioni del vicinato e del “comitato di quartiere” delle Gianchette, che si è mobilitato duramente contro Eufemia, puntando il dito contro uno degli pochi spazi rimasti in città in cui si possono incontrare persone e pratiche solidali, un punto di raccolta di informazioni e testimonianze di ciò che avviene alla frontiera italo-francese.

Nessun altro proprietario di immobili Ventimiglia ha accettato di affittare all’associazione. Non c’è una motivazione precisa o pratica. I locali non sono stati in alcun modo danneggiati, il contratto è regolare e l’affitto è sempre stato pagato nelle giuste tempistiche, così come le utenze. In sostanza la nostra presenza qui non è più tollerata. Prima non era gradita, ora la si vuole ostacolare e allontanare in modo definitivo. Questo non è quindi uno sfratto, ma un chiaro gesto politico.

Il clima ostile verso il progetto 20k non viene alimentato solo dalla popolazione del vicinato; è stato infatti lo stesso sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, ad osteggiare sin da subito qualsiasi realtà non istituzionale che abbia cercato di inserirsi sul territorio, tramite ordinanze ad hoc e negazione di qualsiasi apertura al dialogo ed alla collaborazione. Un processo che si inserisce nel disegno italiano ed europeo di repressione nei confronti di tutti coloro che continuano a testimoniare ciò che succede e che non vogliono piegarsi alle narrazioni populiste e razziste diffuse ormai da tempo.

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Per questi motivi, Eufemia non vuole e non può cedere a queste intimidazioni. Progetto20k chiama tutti i solidali a prendere voce in questa fase di ridefinizione: cerchiamo nuovi locali , nuovi spazi dove e nuovi fondi poter ricreare e reinventare tutto ciò, in questa città difficile che ci vedrà sempre in prima linea.

Per questo, parte oggi anche una campagna di crowdfunding, che potete trovare su Produzioni dal Basso ( http://sostieni.link/20388 ) dove leggere anche maggiori dettagli sui progetti che abbiamo portato avanti fino ad ora, e che riteniamo fondamentale non interrompere.

Melting Pot Europa sostiene Eufemia fin dalla sua nascita e rilancia il crowdfunding per sostenere le spese e l’invito dell’associazione Iris e di Progetto 20k: “raggiungeteci sul territorio a partire dal 21 Dicembre, per discutere, condividere e proporre idee e soluzioni, per cominciare il 2019 con una nuova pagina della storia di questa frontiera dimenticata da tutti“.