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Assunzione romeni e bulgari – Tempi lunghi per il rilascio del nulla osta

Nel caso di cittadini della Romania e Bulgaria si è realizzata la piena liberalizzazione della libertà di circolazione: è stato emanato un provvedimento governativo che ha rimosso gli ostacoli alla libertà di circolazione ma prevede delle limitazioni che creano complicazioni e lentezze burocratiche. Per i lavoratori che devono essere assunti nei settori per i quali è stata dichiarata l’immediata liberalizzazione (settore metalmeccanico, edile, domestico, agricoltura e lavoratori altamente specializzati e dirigenti, lavoratori del settore turistico), si prevede la possibilità di avviamento al lavoro alle stesse condizioni di qualsiasi cittadino comunitario, senza sottostare ad alcuna richiesta preventiva di autorizzazione e dover sottoscrivere il contratto di soggiorno.
Per i lavoratori appartenenti ad altri settori (commercio, trasporti, chimica, alimentaristi, ecc.) l’assunzione rimane condizionata alla richiesta di nulla osta da presentare con apposito modulo, che si concretizza nell’indicazione dei dati essenziali del lavoratore e del datore di lavoro, con le condizioni tipicamente contrattuali. Non è richiesto nessun altro requisito da sottoporre a verifica, nemmeno la richiesta preventiva rispetto all’ingresso. Non vi è alcuna graduatoria perché non ci sono quote limitate, come pure non è necessario il contratto di soggiorno con le relative verifiche sull’alloggio. Ma, nonostante tutto questo, deve essere comunque richiesto un nulla osta di cui non è chiara l’utilità, visto che contiene le consuete informazioni di una normale comunicazione di avviamento al lavoro. Non comportando alcun tipo di verifica o controllo, il nulla osta dovrebbe essere rilasciato immediatamente.
In una amministrazione che opera all’insegna della semplificazione burocratica, si potrebbe immaginare che se anche fosse ritenuto opportuno di prescrivere questo nulla osta, il datore di lavoro dovrebbe recarsi presso l’ufficio competente, farselo timbrare e iniziare subito l’attività lavorativa.
Invece la procedura non è questa.
La richiesta deve essere presentata, allo Sportello Unico per l’immigrazione, poi deve essere mandata alla Prefettura, vistata, rispedita all’ufficio, sottoposta alla firma, procedura che sembra richiedere tempi incalcolabili. Nella realtà, si arriva al risultato che pratiche di nulla osta presentate 20 giorni fa non hanno ancora avuto nessun riscontro, pur non prevedendo la procedura nessun tipo di verifica e nessun tipo di controllo, ma soltanto un iter burocratico del documento attraverso diversi uffici, nessuno dei quali ha una chiara percezione di quale sia il ruolo di controllo, dato che nessun elemento è da sottoporre a controllo. Lo Sportello Unico non sembra pertanto garantire la semplificazione delle procedure che erano state adottate a motivazione della sua creazione.

Lavoratori dello spettacolo neocomunitari
In merito ai lavoratori neocomunitari rumeni e bulgari, una recente circolare, la n. 2/2007 del Ministero del Lavoro, ha precisato che vi è una piena liberalizzazione per quanto riguarda l’attività lavorativa nel settore dello spettacolo. Le precedenti circolari che avevano individuato settori di immediata liberalizzazione e settori di non immediata liberalizzazione, non avevano considerato questa categoria di lavoratori. Ora interviene la nuova circolare che precisa che per i lavoratori nel settore dello spettacolo, che siano di cittadinanza romena e bulgara, è possibile essere avviati al lavoro senza dover sottostare ad alcuna verifica o a richieste di nulla osta.