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Australia – Scontri ed arresti davanti al cpt di Baxter

Campagna di iniziative contro la reclusione di migranti e richiedenti asilo

Per gli aggiornamenti vedi
www.baxter05.info

Circa 500 manifestanti sono stati attaccati dalla polizia fuori dal centro di detenzione di Baxter nel sud dell’Australia mentre tentavano di inviare il loro messaggio di sostegno alle persone rinchiuse dietro ai muri del centro, alti 5 metri.
Le proteste sono iniziate lo scorso venerdì nell’ambito della campagna contro la detenzione arbitraria di richiedenti asilo da parte del governo australiano. Secondo il portavoce della polizia, 17 persone sono state arrestate fino ad ora.

“La polizia era contraria al fatto che innalzassimo oltre l’altezza del muro uno striscione in cui la parola libertà era scritta in sei lingue, in modo che i rifugiati potessero vederlo” spiega un Mark Goudkamp, portavoce dei manifestanti.

Il secondo scontro giunge in seguito ad un’azione della polizia per impedire ad un gruppo di manifestanti di sventolare aquiloni visibili ai detenuti, aggiunge.
Due persone sono state ferite sabato scorso durante una carica della polizia. Le autorità hanno riferito che i manifestanti hanno colpito i poliziotti e i cavalli con mazze da baseball.
La leader degli Australian Democrats Lyn Allison ha criticato su Network Ten Television le azioni della polizia:
“La violenza non è mai utile per manifestare in opposizione alle politiche di governo, ma da quanto mi risulta la polizia superava abbondantemente il numero dei manifestanti” dice.

Nel frattempo altri manifestanti hanno protestato davanti al
Maribyrnong Detention Centre (gestito da Global Solutions Limited GSL) a Melbourne oggi.

La manifestazione è in contemporanea con la protesta davanti al cpt di Baxter.
Nel centro di Maribyrnong è detenuto da quattro anni un richiedente asilo a cui i manifestanti volevano consegnare un regalo per Pasqua. Davey Heller, di Compassion for Refugees, dice che sono riusciti a urlare messaggi di sostegno ma che il personale dell’ente gestore ha impedito loro di consegnare i regali.
“Due manifestanti sono entrati fino al cancello principale ma è stato loro negato di oltrepassare il filo spinato per consegnare le uova di Pasqua; uno di loro è stato pure minacciato di denuncia per violazione di divieto dalla polizia”.
Heller fa poi un paragone per spiegare l’abominio del sistema di detenzione per migranti:
“Giuseppe e Maria fuggirono dall’Egitto per trarre in salvo Gesù, ricercato da Erode come re dei Giudei. Gesù era un rifugiato. Se oggi arrivasse in Australia senza documenti sarebbe spedito immediatamente a Baxter o Maribyrnong e lì lasciato per sempre”.