Un decreto del Tribunale di Roma che riconosce la protezione umanitaria ad un cittadino del Bangladesh.
Questa sentenza è particolarmente significativa perché sottolinea che la precarietà economica del ricorrente nel Paese di provenienza e che – in caso di rimpatrio – rischierebbe di farlo precipitare al di sotto della soglia minima di sussistenza, va comparata con la condizione di autonomia raggiunta sul territorio.
A tal fine il Tribunale ha valorizzato sia gli aiuti economici inviati ai familiari; sia l’integrazione raggiunta in Italia sotto il profilo lavorativo e linguistico; sia lo stato di depressione tendenzialmente cronico, diagnosticato al ricorrente, elementi tutti che determinano una vulnerabilità che accentua la “rilevantissima sproporzione” tra le due alternative del rimpatrio e dell’accoglienza. Sproporzione che induce il Tribunale ad accordare il diritto alla protezione umanitaria.
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Tribunale di Roma, decreto del 24 novembre 2020