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Bangladesh – Riconosciuta la protezione umanitaria poiché povero e vulnerabile a prescindere dalla prima storia raccontata in Commissione territoriale

Tribunale di Firenze, ordinanza del 23 maggio 2019

Nell’ordinanza il Tribunale di Firenze riconosce la protezione umanitaria ad un cittadino del Bangladesh con ampia motivazione in merito all’irretroattività del DL Salvini, precisando che la stessa motivazione costituisce una “adeguata replica” agli argomenti della prima sezione della cassazione che hanno spinto alla rimessione alle SSUU.

Interessante anche perché si trattava di un caso in cui il richiedente aveva raccontato alla Commissione una storia davvero inverosimile che poi ha modificato in sede di audizione davanti al giudice.

Vivo nel centro di accoglienza. Mi ero impaurito quando mi sono recato davanti la Commissione, quindi la storia che ho narrato non era vera. La mia famiglia in realtà viveva nella miseria ed è questo il motivo per cui sono partito. I soldi per partire li abbiamo procurati tramite la vendita del terreno di famiglia e l’instaurazione di un debito. Hanno fatto questi sacrifici credendo che io potessi cambiare il mio futuro ed aiutarli economicamente.
Ho già mandato dei soldi alla mia famiglia, li ho mandati a mio fratello che li ha poi dati ad i miei genitori. Con tali soldi i miei stanno vivendo e ripagando i debiti.

Al di là della vicenda personale questo caso mette in luce una grave mancanza del sistema legislativo italiano drammaticamente accentuato dal DL 113/2018, infatti tutti coloro che entrano in Italia sono costretti a richiedere misure di tutela internazionale poiché non ci sono altri meccanismi di regolarizzazione, quindi capita che alcuni mal consigliati si inventino delle storie che tendono a simulare una situazione di estrema gravità per avere più possibilità davanti alla Commissione di Asilo, sottovalutando gli elementi di vulnerabilità che spesso sono presenti nelle loro storie personali.

– Scarica l’ordinanza:
Tribunale di Firenze ordinanza del 23 maggio 2019