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Bari – Indietro non si torna! Il Ferrhotel non tornerà un dormitorio

Un immobile abbandonato, un’ ex-dormitorio trasformato in casa: con l’occupazione e l’autogestione da ottobre 2009 del Ferrhotel, la Comunità Somala ha agito il diritto di vivere all’interno di una struttura che, finalmente, sta diventando una dignitosa abitazione. Il Comune di Bari e la Regione Puglia, che fino ad ora non sono riusciti neppure a garantire luce ed acqua agli occupanti, oggi si preparano a sgomberarla.
E’ del 13 maggio scorso, infatti, la delibera n.340 della Giunta Comunale (avallata e finanziata dall’Assessorato alle Politiche dell’Immigrazione della Regione Puglia) che vuole fare del Ferrhotel un dormitorio ed un centro polifunzionale diurno, in cui l’accoglienza notturna sarà riservata a “30 extracomunitari senza dimora per un tempo limitato a 30 giorni”. Un’operazione, questa, che prevede lo sgombero della Comunità Somala e che andrà a finanziare con oltre 2 milioni di euro associazioni del terzo settore ed imprese, alimentando, così, un business umanitario che si gioca sulla pelle dei migranti.
La totale mancanza in Italia di politiche migratorie e sociali si manifesta anche sui rifugiati presenti in Puglia: ad essi non è destinata alcuna forma di sincera accoglienza, in violazione del diritto ad un alloggio adeguato, garantito invece in tutto il resto d’Europa e dai trattati internazionali sui diritti umani, inclusa la dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il caso del Ferrhotel smaschera, inoltre, le false politiche di inclusione sociale e di integrazione fatte di proposte di dormitori e di alberghi diffusi, che escludono da qualsiasi socialità e dignità personale gli “ospiti” che contemplano, siano essi cittadini stranieri, lavoratori e non, rifugiati, senza fissa dimora, studenti e quant’altro (analogo discorso, infatti, può essere fatto per l’ex-Socrate Occupato).
Durante la conferenza stampa, il responsabile della Comunità Somala Mohammad Abdi Nasir presenterà alla stampa un documento con le richieste degli occupanti.
In occasione della stessa, la Rete Antirazzista di Bari lancerà la mobilitazione verso il 20 giugno, la “Giornata Internazionale del Rifugiato”: anche Bari, infatti, aderisce alla campagna “Welcome, indietro non si torna”, per pretendere il blocco dei respingimenti dei migranti praticati nei porti dell’Adriatico (Bari, Venezia, Ancona e Brindisi) e in tutto il Mediterraneo, e per il riconoscimento del diritto d’asilo e dei diritti umani di persone che fuggono da guerre e dittature.

Ferrhotel Occupato
Rete Antirazzista Bari
Mercato Occupato