Il compleanno dello Scalo Internazionale Migranti si è festeggiato al buio e al freddo. Gli abitanti sono ancora in attesa di un allacciamento a gas e corrente elettrica, di cui hanno fatto richiesta un anno fa, poco dopo essere entrati nello stabile, dove abitano attualmente circa duecento persone tra cui molti bambini, neonati e donne in gravidanza.
Lunedì 13 ottobre sono andati a festeggiare il compleanno davanti a Palazzo D’Accursio, dove era in corso il Consiglio Comunale. Al grido di “luce, gas e libertà” hanno chiesto un incontro con l’Assessore Monaco per consegnargli la torta del primo anno di vita dello spazio, occupato il 16 ottobre 2002.
Ma l’interesse delle amministrazioni locali alla storia dello Scalo è caratterizzata da una ormai consolidata tradizione di rimpallo da un Ente all’altro: Comune, Provincia e Regione si alternano nelle dichiarazioni di comprensione e nelle promesse di soluzione del problema. Non è andata diversamente nemmeno lunedì, quando alla delegazione di cittadini rumeni e italiani l’amministrazione comunale ha scelto di far incontrare il consigliere Niccolò di Torre Padula, ben noto per avere voluto difendere con la sua pistola al titanio i commercianti ambulanti dal pericolo dei venditori senegalesi abusivi.
Nell’intervista a Lorenzo Piazza (Disobbedienti) sono illustrate le richieste che gli abitanti, insieme all’assemblea di autogestione dello Scalo, hanno fatto nel corso di quest’anno a Trenitalia Spa (proprietaria dell’immobile), Comune, Provincia e Regione, nonchè le attuali condizioni di vita nello Scalo.
Bologna – Compleanno dello Scalo Internazionale Migranti
Intervista a Lorenzo Piazza, Movimento dei Disobbedienti
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