Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Bologna – Comunicato del Coordinamento Migranti

Contro la legge Bossi-Fini, contro lo sfruttamento del lavoro migrante!

Dopo il 27
marzo e il 24 aprile i migranti alzano nuovamente la voce contro la gestione
politica dei permessi di soggiorno portata avanti dalla Questura di Bologna. Una
gestione politica che ha a che vedere con l’intreccio tra la legge Bossi Fini e la
legge 30 sul mercato del lavoro, che non fa che accentuare la ricattabilità e lo
sfruttamento del lavoro migrante.

Per questo contro la legge Bossi Fini, per la
libertà dei migranti chiediamo:

– Abolizione del call center e decentramento delle pratiche di rinnovo del permesso di soggiorno all’amministrazione locale (comune, quartieri…). Il decentramento
deve garantire l’ottimizzazione del servizio.
– Istituzione di un tavolo periodico di verifica sul processo di decentramento.
– Nel caso di tempi lunghi per il rinnovo del permesso di soggiorno si chiede una
certificazione ufficiale che garantisca la possibilità per il migrante di muoversi
(per usufruire delle ferie o espatriare per motivi familiari)
.
– Per le donne migranti deve essere possibile rinnovare il permesso di soggiorno e
ottenere la carta di soggiorno anche con redditi inferiori derivati da contratti
par-time.
– Il permesso di soggiorno deve partire dal giorno del rilascio ai migranti.
– Creazione di un canale privilegiato (rapido) di rinnovo del permesso di soggiorno
per motivi eccezionali.
– Vista la difficoltà sempre maggiore di trovare contratti a tempo indeterminato (o
della durata di almeno un anno) a causa della legge 30, vista la condizione attuale
di crisi economica chiediamo un permesso di soggiorno per qualsiasi tipologia di
contratto non inferiore ad un anno; e chiediamo un permesso di soggiorno per ricerca
lavoro della durata di almeno di un anno.

Presidio Sabato 22 maggio 2004

Ore 10,30

Piazza Roosvelt, davanti alla Prefettura di Bologna