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Bologna – I pakistani di via Guelfa occupano l’Ufficio Stranieri del Comune

Il Comune non rispetta l’accordo, sgomberata una parte del CPA Guelfa.

Mercoledì 28 marzo, mattina – Al Centro di Prima Accoglienza di Via Guelfa, dove abita in condizioni difficili la comunità pakistana, arrivano le ruspe. Abbattono l’intero muro di cinta e spianano il cortile di ingresso dove sono parcheggiati tutti i motorini. La maggior parte degli abitanti è al lavoro, chi è presente chiede di aspettare il ritorno degli altri, quantomeno per avvisare i proprietari dei mezzi. Arrivano poi Polizia Municipale e Carabinieri, che comunicano che lo sgombero della palazzina proseguirà nei giorni successivi.

Il trasferimento da Via Guelfa al nuovo CPA in Via Pallavicini era previsto dopo il 4 maggio, a lavori ultimati, perché gli spazi che dovranno ospitare un terzo degli abitanti di via Guelfa non sono ancora agibili.

La sera prima la comunità pakistana aveva incontrato il responsabile dell’Ufficio Immigrati del Comune, il sig. Raul Collina, che aveva assicurato che solo quando la struttura di Via Pallavicini sarà pronta, sarebbe iniziato il trasferimento e successivamente la demolizione dei locali di Via Guelfa.

Ma così non è stato, e giovedì pomeriggio gli abitanti occupano l’Ufficio Stranieri Profughi e Nomadi del Comune di Bologna. Vogliono sapere che cosa è successo e perché il Comune ha avuto così fretta da rompere l’accordo. Chiedono la sospensione dello sgombero e un incontro urgente con Comune e Prefettura.