Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Bologna – La città che dice NO alla riapertura del CIE

Da Bologna verso Lampedusa, una città si impegna per la chiusura definitiva del CIE

Si è svolta questa mattina sotto la sede della Prefettura di Bologna una conferenza stampa che ha riunito le voci e le esperienze contrarie alla riapertura del CIE di via Mattei, chiuso dalla scorsa estate per ristrutturazione.

Contro il rischio di una imminente riapertura della struttura, associazioni, centri sociali, sindacati, comitati e amministratori si sono ritrovati per esprimere un rifiuto netto e chiaro contro l’ipotesi di ripristino dell’Ex Caserma Chiarini come centro di detenzione amministrativa per migranti.

Dopo anni di iniziative – smontaggi, invasioni, manifestazioni, inchieste, conferenze – e dopo anni di rivolte dei detenuti repressi violentemente, la ciità ha raggiunto una maturità importante che porta oggi un pezzo significativo della città a denunciare l’illegittimità dei centri di detenzione e a chiedere che la Prefettura blocchi il bando per la gara di appalto.

Verso il meeting di fine gennaio per la scrittura della Carta di Lampedusa, il centro sociale TPO ha invitato tutti coloro che si oppongono ai CIE a dare vita ad una presenza rumorosa e attiva davanti al CIE di via Mattei mercoledì 18 dicembre alle ore 18, per la giornata di azione europea per i diritti dei migranti.

Guarda tutti i video degli interventi dal sito tpo.bo.it

Galleria fotografica da Repubblica.it