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Bologna – Sposato, dal ’99 vive in un ”appartamento parcheggio”

La storia di Abdul e della sua famiglia

25 metri quadri diviso sette significa neanche quattro metri a testa. Forse possono bastare per l’ultimo nato, Badar, di appena quindici giorni, ma chissa’ come ci stanno Mohamed e Maruan, di 6 e 4 anni, che per tutta la conferenza stampa non fanno che rincorrersi, nascondersi sotto i tavoli e saltare da una parte all’altra. sono tre dei cinque figli di Abdul Aziz Salem Mohamed, 54 anni, libico, con una laurea in medicina presa in Italia e un lavoro saltuario da guardia medica.
Da piu’ di dieci anni e’ sposato con Karbal, marocchina, 30 anni: i loro bimbi hanno dai 7 anni alle due settimane. Dal ’99 vivono in un ”appartamento di parcheggio”: ci dovevano stare per pochi giorni, il tempo necessario perche’ i servizi trovassero loro una sistemazione migliore. e invece da allora i 25 metri quadri in Via Gandusio sono l’unico tetto che hanno a disposizione.
Certo, ci sono le case ERP: peccato che l’anno in cui hanno presentato domanda e’ stato quello in cui Abdul Aziz ha guadagnato di piu’, troppo. circa 31 mila euro (adesso il suo reddito si aggira intorno ai 25 mila), mille in piu’ del tetto massimo: domanda respinta.
La storia di Abdul e’ stata raccontata oggi da Valerio Monteventi, consigliere comunale del PrC: per Monteventi e’ stato un po’ come ritrovare dei ”vecchi amici”. Nel gennaio ’99, quando Abdul venne a protestare in Comune perche’ non aveva una casa, ”nessuno si preoccupo’ di loro e allora li portai a casa mia per qualche giorno”. fino a quando non salto’ fuori la casa in Via Gandusio, che fa parte di quegli appartamenti del Comune usati momentaneamente in attesa di soluzioni migliori”. Un momento che dura cinque anni.
E’ venuto anche l’ufficio igiene dell’USL – dice Abdul- e ha detto che l’abitazione non e’ a posto”. Nel ’99, a novembre, il caso di Abdul Aziz arriva nella commissione consultiva casa come emergenza abitativa: ”la commissione, pero’- racconta Monteventi- dice che Abdul ha i requisiti per accedere alle case popolari e percio’ da’ precedenza ad altre domande”. Allora Abdul presenta domanda per un alloggio ERP: e a questo punto si deve mangiare le mani per quei mille euro in piu’ guadagnati. fa ricorso: niente da fare. nel frattempo la famiglia cresce, e i metri quadrati rimangono sempre quelli. ”a sfortuna – prosegue Monteventi- si accumula sfortuna. Abdul Aziz potrebbe avere la carta di soggiorno perche’ e’ in Italia da 26 anni. Il documento gli consentirebbe di godere degli aiuti economici per i figli”. Gia’, pero’ quella carta non puo’ averla perche’ la legge dice che abitano in una casa troppo piccola: altro che
soggiorno. ”Una storia paradossale”, commenta Monteventi. Dopo tanto tribolare, Abdul Aziz decide di tornare da Monteventi, che gia’ cinque anni fa gli diede una mano: ”ora – dice l’esponente del PrC- l’unica e’ tornare in commissione consultiva casa, ma le possibilita’ sono poche. sono rimasti 25 appartamenti disponibili, e le richieste sono molte di piu”’.
Altrimenti ci sarebbe l’edilizia convenzionata, o, perche’ no, ”qualcuno che magari ha un appartamento disponibile…”.

Vedi on-line: tratto dal sito dire.it