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Bolzano – Eletta la prima consulta comunale immigrati

Poco dopo la mezzanotte di domenica 23 maggio, giorno delle elezioni, si sono avuti i risultati ufficiosi delle elezioni della consulta immigrati, poi confermati dalla commissione elettorale comunale la mattina seguente: dei circa 4.000 aventi diritto al voto, ben 1.739 si sono recati alle urne, con un’affluenza record del 43%. Dei 16 membri eletti 6 sono donne, confermando così la tendenza già espressa nelle candidature, che vedeva 16 candidate su un totale di 44. Per quanto riguarda la provenienza geografica, il sistema elettorale previsto dal regolamento dava ad ogni elettore la possibilità di votare per qualsiasi candidato, e i candidati non erano riuniti in liste, onde evitare fin troppo scontati raggruppamenti per nazionalità e favorire i contenuti e le proposte politiche sulla mera appartenenza culturale. Conseguentemente a questa impostazione di fondo, anche dal punto di vista geografico la ripartizione degli eletti è stata abbastanza diversificata, con 15 membri provenienti in parti uguali da Europa, Africa e Asia. Una sola delle tre candidate latinoamericane è stata invece eletta nella Consulta.
La giornata elettorale, nonostante la forte affluenza in entrambe le sezioni del seggio unico allestito presso il Municipio, è stata caratterizzata da uno svolgimento tranquillo e ordinato, nonostante il fatto che molti elettori abbiano dovuto affrontare lunghe code per poter accedere alle urne.

Quali le ragioni di questo successo? Quale la sua replicabilità in altre situazioni? Ad una prima analisi, tre sembrano essere le ragioni principali che hanno determinato il risultato di Bolzano. Il Comune ha creduto fin dall’inizio in questa scommessa, e ha dedicato risorse finanziarie, ma soprattutto umane, al progetto, che ha potuto beneficiare di una preparazione accurata e professionale. Lo statuto e il regolamento elettorale della Consulta, approvati dal consiglio comunale nel maggio dello scorso anno, sono stati preparati da una ampio gruppo di lavoro, comprendente le associazioni degli immigrati, i sindacati, le realtà del terzo settore che operano nel settore dell’immigrazione. Un scelta lungimirante, che ha fin dall’inizio guadagnato al progetto Consulta l’appoggio di tutti coloro che a diverso titolo si battono per i diritti degli immigrati nella città di Bolzano. Determinante è stata poi la strategia di comunicazione e sensibilizzazione al voto messa in atto dal Comune, che, oltre ad aver inviato comunicazioni scritte a tutti gli aventi diritto al voto, ha organizzato una fitta serie di incontri con le principali comunità rappresentate sul territorio e ha incaricato un’agenzia specializzata di creare un logo e uno slogan per caratterizzare i manifesti, le locandine, la guida al voto e tutti gli altri materiali messi a punto per le elezioni.

In secondo luogo, va ricordato l’impegno personale dei candidati, la gran parte dei quali ha organizzato una campagna elettorale capillare, fatta di riunioni, contatti personali, feste, oltre che dei più tradizionali (almeno per noi) volantini, “santini elettorali” e comizi.

Ma il fattore forse decisivo di questo risultato è stata proprio la determinazione da parte degli stranieri di Bolzano di uscire dall’ombra, di riaffermare la propria presenza e la propria aspirazione di cittadinanza, oltre e al di là della propria presenza in quanto “forza lavoro” più o meno precaria. Una manifestazione di volontà che la dice lunga sulle aspirazioni al riconoscimento e alla stabilizzazione che la stragrande maggioranza degli immigrati nutre, un legittimo desiderio di esistere e di contare come membri a pieno titolo di una società e non più soltanto come “ospiti” di passaggio.

Le elezioni appena terminate hanno costituito soltanto il primo passo verso la Consulta, che ora deve iniziare a funzionare concretamente, dando rappresentatività al proprio elettorato e portandone le esigenze nelle sedi decisionali locali, superando le inevitabilità difficoltà e divisioni interne e sviluppandosi in un efficiente gruppo di lavoro. Per questo è fondamentale che l’impegno finora profuso dalle istituzioni cittadine continui con un adeguato appoggio alla crescita della Consulta, per farne un organo dotato di una forte progettualità politica in grado di far ascoltare la propria voce in maniera costruttiva e propositiva.

Paolo Attanasio
Consulta immigrati Bolzano
Gemeindebeirat der AusländerInnen von Bozen
Immigrant Council of Bolzano/Bozen