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Bosnia – Sgombero in corso al campo di Vucjak

Iniziate le operazioni per trasferire i migranti lontano dalla zona di confine

Photo credit: @Ansamed

Le autorità bosniache nei giorni scorsi hanno raggiunto un accordo per trasferire i migranti che vivono in condizioni disumane nel campo di Vucjak, presso Bihac. Come avevano anticipato i media locali, il trasporto dei profughi da Vucjak in una caserma a Blazuj, non lontano da Sarajevo, è iniziato questa mattina poiché l’intento è quello di chiudere il campo entro la fine della settimana. A più riprese anche la comunità internazionale negli ultimi tempi aveva chiesto la chiusura del campo, del tutto inadeguato e privo delle più elementari condizioni igienico-sanitarie. Gli stessi “ospiti” ne avevano denunciato le condizioni indegne con proteste e scioperi della fame, chiedendo al tempo stesso alternative dignitose e la possibilità di superare in sicurezza il confine, senza incappare nei violenti respingimenti della polizia.
E’ evidente che invece lo sgombero del campo viene utilizzato per allontanare dal confine i migranti, una modalità che da Idomeni in poi si ripete in tutte le zone di frontiera, o di insediamento informale, lungo le rotte balcaniche.

Secondo quanto riporta l’associazione One Brigde to Idomeni di Verona nei giorni scorsi “è circolato all’interno del campo un foglio che ne annunciava l’imminente sgombero“.

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Pare che per “motivi di sicurezza” – affermano i volontari – sia proibito ai giornalisti di entrare a Vucjak, in preparazione del trasferimento verso Sarajevo che, secondo ciò che dichiara la polizia, avverrà solo “su base volontaria” e che in pochi giorni il campo verrà svuotato del tutto“.

Per evitare che le persone trovino riparo negli squat nell’area intorno a Bihac, e quindi in zone più vicine al confine con la Croazia, nei giorni scorsi la polizia ha sgomberato le occupazioni. Ciò conferma che la preoccupazione principale è quella di “alleggerire” le zone, per limitare il più possibile la mobilità delle persone. Nessuna di loro ha infatti intenzione di rimanere in Bosnia, ma tutte vorrebbero oltrepassare il confine per dirigersi verso luoghi sicuri, dove possano trovare condizioni di vita dignitose, richiedere sostegno o presentare domanda di asilo.
L’associazione Open Your Borders di Padova, che ha visitato il campo domenica, conferma che secondo i racconti delle persone migranti presenti, prevalentemente di origine afghana e pakistana, tra cui molti minori, continuano le partenze per tentare di attraversare il confine.

Servizio di Valerio Cataldi al tg Rai3, domenica 8 dicembre

Servizio di due giornalisti croati che hanno passato una notte a Vucjak

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