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Brescia – Dopo lo sgombero azioni e presidi di solidarietà in moltissime città italiane

A Padova attivisti sulla gru. Siamo tutti sulla gru!!!! Noi non abbiamo paura

Uno striscione campeggia sopra la gru della Prefettura di Padova, sotto il presidio degli attivisti dell’Associazione Razzismo Stop e del Centro Sociale Pedro. Cominciano così le iniziative di solidarietà con i migranti di Brescia che si stanno moltiplicando a decine in moltissime città italiane.

Cariche, feriti, arresti, è il risultato dell’operazione di Polizia condotta questa mattina su indicazione del Ministero dell’Interno a Brescia, contro il presidio di supporto ai 6 migranti che ancora occupano la gru per chiedere la dignità di un permesso di soggiorno negatogli dopo una sanatoria, quella del 2009, che si è rivelata una trappola per molti ed una grossa occasione per affaristi e faccendieri.

Ma quella di Brescia, è soprattutto la risposta violenta ad un corteo, quello di sabato 6 novembre che aveva saputo raccogliere oltre diecimila persone intorno ai sei “occupanti”, tutt’altro che isolati.

Da giorni era evidente la volontà della Giunta, del Questore e del Prefetto, di intervenire contro il presidio. La gru, quell’ immagine di disperazione ma insieme anche di determinazione, aveva fatto troppe vole parlare di sé. Un tam tam che si era irradiato in tutta Italia scatenando la solidarietà di molti ed attraendo l’attenzione di “troppi”, secondo le autorità.

Il nodo scoperto della clandestinità è emerso ancora una volta e forse nella sua forma più bizzarra e imbarazzante.
Non una barca in approdo sulle nostre coste (anche se si tratterebbe di richiedenti asilo e non di clandestini per la verità), non uno di quegli episodi di cronaca dove la chiave di lettura dell’irregolarità prende il sopravvento su qualsiasi valutazione di buon senso, ma invece ingrandendo la lente sulla truffa della sanatoria 2009, che regolarizzando solamente colf e badanti ha costretto a “far carte false” migliaia di persone. Così in molti si sono finti badanti, per altri, il destino è stato l’esborso di migliaia di euro nella speranza di ottenere un titolo di soggiorno, per altri ancora la beffa è stata se vogliamo ancor più paradossale. Impiegati veramente come colf o badanti, dopo aver sborsato il forfet di 500 euro per i contributi, hanno scoperto che il Ministero cambiava le regole del gioco a partita in corso. “Con un foglio di via ci si può regolarizzare” – dice la famosa circolare manganelli – “ma se per sfortuna sei stato controllato due volte, allora sei troppo pericoloso”.
L’operazione sanatoria, ricordiamolo, ha fruttato allo stato 150.000.000 euro.

Intanto, dopo lo sgombero del presidio, in diverse città si stanno raccolgiendo migranti ed attivisti per azioni e presidi contro la violenza di Brescia.

A Bologna, lunedì 8, in Piazza Nettuno dalle ore 18.00

A Padova, lunedì 8, in Piazza Antenore, dalle ore 17.00

A Reggio Emilia, lunedì 8, in Piazza Prampolini, alle ore 18.00

A Trento, lunedì 8, sotto il Commissariato del Governo, dalle ore 18.00

A Milano, lunedì 8, sotto la Torre di via Imbonati, dalle ore 17.30

A Bergamo, martedì 9, dalle ore 19.00

A Venezia, martedì 9, sul Ponte di Calatrava, dalle ore 17.00

Brescia – 30 arresti e cariche durante lo sgombero del presidio permanente sotto la gru