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Notizie in continuo aggiornamento da Brescia

Brescia – Prima vietato poi caricato il corteo dei migranti contro la Sanatoria truffa

In 9 salgono sulla gru: "scendiamo quando ci daranno il permesso di soggiorno"

– [ Guarda il secondo video messaggio dalla gru ]

– [ Guarda il video messaggio lanciato dai migranti saliti sulla gru ]

Cariche di polizia e carabinieri contro il corteo degli immigrati e degli antirazzisti in Via S Faustino, oggi a Brescia, per impedire alla manifestazione di raggiungere Piazza Cesare Battisti dove 9 immigrati sono saliti sulla gru del cantiere della metropolitana.
La giunta comunale aveva vietato la manifestazione per la presenza in contemporanea di una adunata degli alpini in una zona diversa del centro storico.

Nonostante il divieto e la conseguente pesante militarizzazione della zona intera, oltre un migliaio di persone si sono concentrate in piazza Rovetta e verso le 15,45 il corte si è mosso verso Piazza Cesare Battisti. All’altezza di via S.Faustino però, ad attendere i manifestanti c’era un imponente schieramento di Forze dell’Ordine (reparto di Padova) a sbarrare la strada con cariche culminate con l’arresto di un collaboratore di Radio Onda D’Urto e il ferimento di una decina tra migranti e attivisti dell’Associazione diritti per tutti.

Intanto i 9 immigrati saliti sulla gru, rappresentanti delle comunita’ egiziana, senegalese, indiana, pachistana e marocchina, hanno dichiarato che non scenderanno se non sarà aperta una trattativa a livello nazionale per la regolarizzazione di tutte l e persone che hanno fatto domanda di sanatoria colf e badanti e se non sara’ consentito il ripristino del presidio permanente che da tempo ormai è presente davanti alla Prefettura.
Durante le cariche, infatti, il vicesindaco leghista Rolfi ha ordinato ed eseguito lo sgombero del presidio di via Lupi di Toscana.

Da Brescia viene lanciato un appello per l’inizio ed il rilancio della mobilitazione per la sanatoria:” non lasciamo soli i nostri 9 fratelli sulla gru”!!!

Brescia – Sabato 30 ottobre. Manifestazione contro la sanatoria truffa
Brescia – Video manifestazione 30 ottobre
Comunicato di solidarietà di associazioni e collettivi dell’Emilia Romagna e del Veneto

Aggiornamenti da Brescia:

Se permesso non sarà resteremo sempre qua
Brescia, 4 novembre 2010
“Le nostre richieste non cambiano: risposte positive da Roma rispetto alle domande di sanatoria 2009 , autorizzazione ad un presidio permanente a Brescia e apertura di un tavolo presso la prefettura”. Dall’alto dei 35 metri della gru di piazzale Cesare Battisti i 6 migranti in lotta da ormai 6 giorni e 5 notti ribadiscono in questo modo le loro condizioni per lasciare il cantiere del metrobus occupato sabato scorso. Rigettate le misere proposte del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di due giorni fa, un presidio temporaneo e un colloquio con la prefettura, sono ancora più convinti che solo con la lotta potranno raggiungere i loro obbiettivi. In questa ottica gli antirazzisti,i migranti e le loro comunità di riferimento che li sostengono giorno e notte all’esterno del cantiere preparano la manifestazione di sabato in città, con appuntamento alle ore 15 in Piazza della Loggia, Intanto la determinata lotta dei 6 migranti sulla gru di piazzale Cesare Battisti riscontra la solidarietà dell’intera galassia antirazzista e solidale: sono numerose le realtà, non solo bresciane, che hanno annunciato la loro presenza sabato in manifestazione, mentre si moltiplicano gli attestati di solidarietà che provengono anche da coloro che sostano e transitano sotto la gru oppure che chiamano qui in radio durante i collegamenti con loro. In questa trasmissione lungo collegamento in diretta da Piazza Loggia e i messaggi di solidarieta’ arrivati da ascoltatori e ascoltatrici.

Ecco chi sono i nostri fratelli sulla gru
Brescia, 3 novembre 2010
Chi sono i 5 migranti al quinto giorno di occupazione della gru del cantiere della metropolitana di Brescia? Ecco la loro autopresentazione:
Arun, pachistano di 24 anni, proveniente da Gujarat, il distretto del Punjab dal quale arriva la maggior parte della grande comunita’ pachistana di Brescia, la piu’ numerosa: in Italia da 4 anni, a casa ha lasciato i genitori e 4 sorelle e fratelli; ha l’equivalente del titolo di studio di terza media. Si e’ mantenuto distribuendo in nero volantini pubblicitari, stipendio circa 500 euro al mese; orario di lavoro non definito, a volte anche piu’ di 10 ore al giorno. E’ volontario alla moschea pachistana della citta’.
Jimi, egiziano, 25 anni. Da 5 anni in Italia, per 3 ha lavorato in nero come operaio metalmeccanico generico in una piccola ditta della provincia. In agosto ha perso il lavoro. Lavorava 6 ore al giorno per 650 euro. In Egitto ha lasciato i genitori un fratello e una sorella. Ha un diploma tecnico-informatico.
Rachid, 35 anni, proveniente dal Marocco. La sua famiglia, in nordafrica, e’ composta dai genitori e da 6 sorelle e 2 fratelli. Ha fatto solo il primo anno di scuola media, e’ in Italia da 4 anni , ha svolto lavori saltuari e ditribuiva volantini pubblicitari, stipendio 450 euro al mese.
Sajad, 27 anni pachistano della zona di Gujarat. E’ in Italia da tre anni e da tre anni non vede la moglie, i genitori e 4 fratelli e sorelle. E’ laureato con un master in lingue. Ha fatto lavori saltuari.
Singh, 26 anni, arrivato nel nostro paese nel 2005, partito dall’India l’anno prima. Ha 4 fratelli e sorelle oltre i genitori. Scuole medie e lavori saltuari, sopratutto distribuzione di volantini.

Ultimatum del comitato per l’ordine e la sicurezza: gli immigrati sulla gru lo rigettano
Brescia 3 novembre 2010, ore 9, quinto giorno sulla gru
Alle 8 di stamattina, allo scadere dell’ultimatum posto dal Comitato per l’ordine e la sicurezza, dall’alto della gru si sono affacciati Arun, Jimi e Singh; finalmente dopo tre giorni di pioggia facevano breccia i primi raggi di sole. “ Non scenderemo fino a quando non avremo i permessi di soggiorno, non abbiamo nulla da perdere” hanno detto Arun e Jimi “vogliamo un incontro con il ministro e un presidio ; qui sopra la lotta e’ dura ma non abbiamo paura di nessuno” , poi hanno salutato agitando le mani e augurando il buongiorno a tutte le persone presenti sotto la gru per manifestare solidarieta’ ed appoggio alla loro protesta. Ieri verso la mezzanotte, il responsabile della Pastorale migranti della Diocesi di Brescia, padre Mario Toffari, con un caschetto bianco e imbragato dai pompieri, era salito in cima alla gru accompagnato dal rappresentante della comunita’ egiziana: toccava a lui comunicare la proposta emersa dopo ore di riunione del Comitato composto da Prefetto, Questore, Comandante dei carabinieri, della polizia locale e della guardia di finanza, da Sindaco e vicesindaco e, per l’occasione, allargato a CGIL, CISL e rappresentante della Curia. Un presidio temporaneo per 15 giorni in un luogo da definire, gestito dal centro migranti della Diocesi e da CGIL e CISL; istituzione di un Tavolo presso la Prefettura di Brescia per discutere sulle problematiche poste dalla sanatario. Questa proposta era addirittura accompaganata da un ultimatum: accettare e scendere dalla gru entro le ore 8 di stamattina altrimenti l’offerta sarebbe stata ritirata e la questione sarebbe poi diventata un problema di ordine pubblico, minacciando ritorsioni contro gli occupanti della gru e contro l’Associazione Diritti per tutti anche per le penali di centinaia dim migliaia di euro che il Comune dovrebbe pagare all’azienda che sta realizzando la metropolitana per il blocco dei lavori. La risposta, gia’ comunicata ieri notte a Padre Toffari e’ poi stata ribadita simbolicamente alle ore 8: ultimatum rigettato, la lotta prosegue!

Non lasciamo soli i fratelli sulla gru!!! Sabato 6 novembre tutti alla manifestazione, concentramento alle ore 15 in Piazza della Loggia a Brescia.

La notte più dura sulla gru non piega la determinazione dei migranti
Brescia 2 novembre, ore 9
Siamo inzuppati di acqua perche’ il telone con cui ci proteggiamo questa notte non ha tenuto, la pioggia era molto forte; comunque non ci arrendiamo, non scenderemo sulla gru fino a quando non ci saranno risposte positive per i permessi di soggiorno e per il nostro presidio”: queste sono state le prime parole pronunciate stamattina da Arun e Rachid, anche a nome degli altri tre giovani migranti che hanno trascorso la terza notte sulla gru del cantiere della metropolitana in Piazza Cesare Battisti-Via S faustino. La notte piu’ dura, per il freddo e per la pioggia che e’ stata battente e continua. Oggi doveva riprendere il lavoro nel cantiere ma tutto e’ rimasto bloccato.
Ieri centinaia di persone, migranti e italiane, hanno sostato ininterrottamente sotto la gru ed e’ stato creato un magazzino in un locale della Parrocchia di S. Faustino con decine di capi di abbigliamento pesante portati da cittadini solidali, per garantire ai 5 fratelli della gru cambi di indumenti asciutti ogni 4-5-ore.
Sempre ieri la Diocesi di Brescia ha preso posizione con un comunicato di Padre Toffari, della Pastorale migranti, in cui si afferma che la sanatoria colf e badanti ha dato origine ad ingiustizie ed imbrogli e che deve essere trovato un accordo “che garantisca loro di ridiscutere le diverse posizioni in vista di un reale accordo rispettoso dei diritti umani.
Il processo a Sauro che si doveva svolgere oggi al Palagiustizia sara’ sicuramente rinviato e per questo e’ stato sospeso il presidio in tribunale, mentre permane quello sotto la gru. L’appello che viene lanciato a tutto il movimento degli immigrati e degli antirazzisti a livello nazionale e’ quello di organizzare immediatamente iniziative di solidarieta’ in tutte le citta’ italiane a sostegno della lotta dei migranti per la sanatoria. Non lasciamo soli i fratelli sulla gru!

Brecia – Un’altra notte sulla gru al freddo e con la pioggia, ma il morale è altro: resisteremo
Lunedì 1 novembre 2010
Brescia, 1 novembre ore 9: “Abbiamo la forza?”: dall’alto dei 30 metri della gru, Arun ha gridato col megafono piu’ volte questa domanda rivolgendosi alla folla solidale presente davanti al cantiere che rispondeva: “Si”! e poi lo slogan ritmato: “Se permesso non sara’, resteremo sempre qua”; cosi’ ieri sera i 5 migranti rimasti sulla gru hanno manifestato la loro determinazione a proseguire la protesta. Questa notte ancora pioggia battente e forte vento ma i giovani nella cabina di guida e sulla piattaforma, con piu’ spazio vitale a disposizione, sono riusciti a ripararsi e a dormire, cosi’ che stamattina si sono svegliati con il morale alto. Hanno ricevuto la colazione e a pranzo arriveranno i pasti preparati dalla moschea pachistana della citta’. Per tutto il giorno proseguira’ il presidio di solidarieta’ sotto la gru e alle ore 18 e’ prevista un’assemblea per preparare le iniziative dei prossimi giorni, a partire dalla presenza di domani mattina (dalle ore 9-9,30) al Palagiustizia per il processo a Sauro, arrestato e poi rilasciato durante la carica dei carabinieri di sabato scorso in Via S Faustino

Brescia – 33 ore sulla gru: la lotta continua
Domenica 31 ottobre 2010
Brescia 31 ottobre, ore 24: sono passate ormai quasi 33 ore da quando 9 migranti sono saliti in cima alla gru del cantiere della metropolitana in via S Faustino- Piazza Cesare Battisti: freddo, vento, pioggia ed il disagio di vivere in uno spazio di pochi metri quadri non hanno fiaccato la loro determinazione a resistere fino a quando verranno accolte le loro richieste: 1)apertura di una seria trattativa a livello ministeriale per trovare una soluzione positiva per la regolarizzazione di tutte le persone che hanno fatto domanda di sanatoria colf e badanti; 2)ripristino del presidio permanente in via Lupi di Toscana davanti all’ufficio unico della Prefettura distrutto dalla ruspe inviate da Rolfi. Quattro di loro sono scesi ma e’ stata una scelta condivisa e voluta dal gruppo e dal resto del presidio: erano in condizioni critiche e sulla gru c’e’ bisogno di spazio per riposare, distendersi e per ripararsi dalla pioggia all’interno della cabina; tutti non potevano restare. I tre migranti scesi oggi nel tardo pomeriggio, due senegalesi ed un egiziano, accusavano un inizio di ipotermia e uno di loro aveva una bassa saturazione di ossigeno nel sangue. Gli immigrati rimasti, con il megafono, dai trenta metri di altezza hanno ribadito la propria volonta’ di continuare la protesta ed hanno assicurato che nonostante il freddo e la pioggia hanno la forza per farlo. Per tutta la giornata centinaia di persone, migranti e italiane, sono state davanti al cantiere, salutando, incoraggiando o lanciando slogan insieme ai fratelli della gru. In serata e’ passato e si e’ fermato per verificare la situazione, l’assessore del Comune di Brescia ai servizi sociali ed integrazione Giorgio Maione insieme al capogruppo PDL della circoscrizione Sud. L’ assessore ha chiesto di poter parlare con uno dei giovani migranti sulla gru per sapere come stavano e quali erano le loro intenzioni: Arun, a nome di tutti, gli ha risposto che stanno soffrendo molto il freddo e la pioggia ma che sono risoluti nel proseguire la protesta. Poi l’assessore, prima di andarsene, si e’ intrattenuto per scambiare valutazioni ed opinioni sui fatti degli ultimi giorni con alcune persone presenti al presidio. Durante la notte e domani proseguira’ la presenza solidale sotto la gru: oggi si sono preoccupati di fornire i pasti, gratuitamente, alcuni ristoranti e kebabberie del quartiere, mentre domani li porteranno dalla moschea pachistana Muhammadiah di Via della Volta; altre decine di persone hanno lasciato oggi sottoscrizioni e consegnato indumenti di lana, coperte e tele cerate per garantire un cambio asciutto ogni poche ore. L’appello: “non lasciamo soli i fratelli sulla gru” sta ricevendo una straordinaria risposta con dimostrazioni di vicinanza e di consenso. Martedi’ mattina e’ previsto un presidio al Palagiustizia per il processo nei confronti di Sauro mentre si sta gia’ lavorando alla preparazione della grande manifestazione di sabato prossimo 6 novembre: concentramento alle ore 15 in Piazza della Loggia.

Prosegue l’occupazione della gru – Sabato 6 novembre grande manifestazione

Brescia ore 8 di domenica 31 ottobre. E’ stata una notte molto difficile, per il forte vento e la pioggia, quella trascorsa dagli immigrati sulla gru che da ieri pomeriggio occupano nel cantiere della metropolitana di Piazza Cesare Battisti a Brescia. La gru oscillava e si muoveva paurosamente e i migranti non riuscivano a ripararsi dalla pioggia perche’ solo in 2, massimo 3, possono entrare nella cabina; gli altri sono sulla piattaforma all’esterno coperti in maniera molto precaria con cerate e teli di plastica. La loro determinazione non e’ pero’ venuta meno, solo un giovane ragazzo e’ stato fatto scendere verso le 4 di notte perche’ non c’era abbastanza spazio fisico: gli altri scenderanno solo quando il Ministero avra’ aperto una trattativa seria per la regolarizzazione di tutti i migranti che hanno avuto il rigetto della domanda di sanatoria colf e badanti dell’anno scorso e solo quando sara’ ripristinato il presidio permanente in Via Lupi di Toscana davanti all’ufficio unico per l’immigrazione della Prefettura; presidio che e’ stato vigliaccamente raso al suolo ieri pomeriggio su ordine del leghista Rolfi mentre carabinieri e polizia stavano caricando i manifestanti in Via S Faustino. Il giovane che e’ sceso non e’ stato fermato ne’ identificato dalla pattuglia di polizia presente in zona. Tutta la notte decine di immigrati e di attivisti sono rimasti sotto la gru, mentre altre decine riposavano nei locali messi a disposizione accanto al cantiere nella parrocchia di S Faustino. Nel quartiere interculturale del Carmine, teatro ieri dello scontro con i carabinieri, e’ partita una gara di solidarieta’: i gestori di alcuni ristoranti e kebabberie hanno dato la disponibilita’ a rifornire di piatti e generi alimentari i loro fratelli sulla gru, mentre molti altri residenti hanno portato tele cerate, piumini, giubbotti e indumenti di lana per il freddo. E’ stata anche creata una cassa di resistenza: i contributi possono essere portati a Radio onda d’urto oppure consegnati direttamente a Sonia del gruppo di appoggio logistico ai fratelli della gru. L’assemblea del presidio per i permessi di soggiorno e delle realta’ antiraziste ieri sera ha deciso una mobilitazione permanente: oggi e domani presenza di massa sotto la gru, con assemblee alle ore 18; martedi’ 2 novembre presenza di massa al Palagiustizia di Brescia in mattinata (seguiranno informazioni sull’orario) quando sara’ processato per direttissima il compagno arrestato e rilasciato dopo le pressioni dei manifestanti ieri pomeriggio; nei giorni successivi cortei di quartiere e sabato 6 novembre grande manifestazione per i diritti, per la sanatoria, contro la violenza di stato, contro gli sfratti e tutte le leggi razziste: concentramento alle ore 15 in Piazza della Loggia. Non lasciamo soli i fratelli sulla gru!!!