Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Brescia: diritto di voto ai migranti

La mozione del Consiglio comunale

Lunedì 16 febbraio il Consiglio Comunale di Brescia ha approvato una mozione e un ordine del giorno sul diritto di voto ai Migranti presentati dal consigliere Manlio Vicini (PRC) e sostenuti dalle Associazioni dei migranti e dal Brescia Social Forum.

Comune di Brescia

Mozione

Il Consiglio Comunale di Brescia

Considerato che:

le grandi trasformazioni sociali, economiche e politiche degli ultimi anni impongono una riflessione attenta sui principi della cittadinanza, della partecipazione, della coesione sociale e sugli strumenti di cui una pubblica amministrazione deve dotarsi per una loro piena e dispiegata applicazione;

considerato infatti che:

sempre più la nostra città (come del resto tutto il mondo occidentale) è meta di cittadini stranieri che cercano lavoro e una vita serena spesso sfuggendo da situazioni di gravi difficoltà (guerre,persecuzioni politiche,povertà e carestie) presenti nei loro paesi d’origine;

la popolazione migrante di provenienza extra UE residente a Brescia supera oramai le 15.000 unità;

questo numero è destinato ad aumentare oltre le 20 mila unità, alla conclusione del percorso di sanatoria prevista dalla legge Bossi-Fini;

quest’ultimo dato testimonia di quanto, nonostante le gravissime ristrettezze imposte dalla legge Bossi-Fini, la stragrande maggioranza delle persone immigrate intenda vivere nel nostri paese e nella nostra città rispettando le normali regole della convivenza civile e democratica;

in virtù del fatto che

se ad un cittadino viene richiesto il rispetto dei doveri della cittadinanza, a ciò dovrebbe corrispondere in uno stato di diritto l’attribuzione, a quello stesso cittadino, di pieni diritti;

il primo, e probabilmente il più importante dei diritti in una democrazia rappresentativa, è il diritto di elettorato attivo e passivo;

i diritti di elettorato attivo e passivo ai cittadini extracomunitari alle elezioni amministrative sono già riconosciuti in Irlanda ( dal 1963), in Svezia (dal 1975), in Danimarca (dal 1981), in Olanda (dal 1985) e in Norvegia (dal 1993)

considerato inoltre che:

Le modifiche recenti del Titolo V° della Costituzione attribuiscono ruoli e competenze piu forti agli Enti Locali e alle Regioni;

lo Statuto di un Comune è il luogo che definisce il patto di cittadinanza e le regole democratiche della convivenza nella comunità di riferimento

si impegna:

a elaborare – in seno alla Commissione Statuto del Comune di Brescia entro la fine dell’anno 2004- una proposta di modifica di Statuto del Comune di Brescia che preveda il diritto di voto e di elettorato passivo alle elezioni amministrative per i cittadini stranieri di provenienza extra UE o apolidi residenti nel territorio Comunale ove l’ordinamento vigente lo consenta.

Comune di Brescia

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio comunale

impegna il Presidente del Consiglio Comunale

a stilare un programma serrato di sedute della prima Commissione Statuto tale che si possa giungere entro il 2004 a licenziare le modifiche statutarie necessarie a dare esecutività a quanto stabilito dalla mozione presentata;

e il Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale

a sviluppare di concerto con le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni dei Migranti e tutte le forze attive della città impegnate sul tema, iniziative sul territorio di sensibilizzazione, formazione e di crescita culturale indispensabili per sostenere il percorso del riconoscimento dei diritti di cittadinanza tanto a livello comunale e nazionale.

Brescia 16 febbraio 2004