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Bruxelles – Politiche di tutela per gli immigrati

200 persone sono scese in piazza in Vallonia, Belgio, per chiedere al governo di aumentare l’attenzione sulle politiche di accoglienza nel Paese, nello specifico sul tema dell’asilo. La protesta dei giorni scorsi, che ha visto, in testa, il sindacato generale belga dei lavoratori FGTB e il suo leader, l’italo-belga Bernard Braglia, si sono svolte a Morlanweiz, tra la La Louvière e Charleroi, zona strategica perchè luogo di un centro detentivo per gli immigrati.

Insieme agli attivisti dell’unione FGTB, hanno preso parte alla protesta il movimento cristiano lavoratori di Hainaut; il gruppo delle libertà civili ASBL Droits; residenti locali. “Gli emigranti italiani sono arrivati anni fa ed il loro nome è stato associato alla pasta – ha ricordato Braglia alla stampa locale -; direi che il governo belga ha negoziato le politiche legate all’immigrazione negli anni ’50”. Poi nulla. Oggi il governo non ha il diritto di rifiutare i flussi di persone che si muovono nel mondo in cerca di una valida alternativa, ha sottolineato l’italo-belga.

FGTB vuole la chiusura dei centri di detenzione e la ridefinizione delle procedure di asilo per fondare politiche basate sulla tutela dell’immigrato, ha precisato Braglia, in conclusione.