Il Tribunale di Palermo riconosce lo status di protezione sussidiaria ad un richiedente asilo proveniente dal Burkina Faso.
Secondo il Giudice “(…) infatti, avuto riguardo alle più aggiornate informazioni disponibili in ordine all’attuale contesto socio-politico religioso in Burkina Faso, risulta che in detto Stato ed in particolare in talune aree territoriali del medesimo sia in atto un conflitto armato ed esista comunque una situazione di “generalizzata violenza” di tale livello da costituire una seria minaccia per la vita di qualunque civile si trovi su quel territorio, registrandosi un vero e proprio disordine interno, contrassegnato da un livello di violenza, talora indiscriminata, suscettibile di determinare un elevato rischio per l’incolumità personale“.
Nel decreto vengono elencate una serie di informazioni relative al paese di origine che mettono in luce la situazione con “elevata probabilità di verificazione di atti terroristici perpetrati anche nei confronti della popolazione civile” e “di un quadro complessivo di sicurezza estremamente critico“.
Tutto il Burkina Faso può “considerarsi a rischio, anche rispetto alla zona di residenza dell’odierno ricorrente, stante il continuo e costante estendersi del conflitto anche nella parte centro-est del Burkina Faso. Il paese è caratterizzato da una situazione d’indiscriminata e diffusa violenza generata da un conflitto armato tra Stato e jihadisti, che è andato progressivamente intensificandosi negli ultimi anni (…)”.
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Tribunale di Palermo, decreto del 2 febbraio 2021
