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Bush visita la frontiera per promuovere la riforma sull’immigrazione

George Bush promuove la sua proposta di riforma sull’immigrazione visitando la frontiera con il Messico.
Potenziamento delle forze a guardia del confine e un programma per regolarizzare i clandestini: questa, in sintesi, la politica del presidente americano, che ha dichiarato: “Vogliamo che la frontiera sia aperta al commercio e all’immigrazione regolare, e che sia chiusa agli immigrati clandestini, ai criminali, agli spacciatori e ai terroristi.
Questo è l’obiettivo”.
Bush intende dispiegare 6 mila uomini della Guardia Nazionale in rinforzo alle guardie di frontiera e avviare un sistema di permessi di lavoro che consenta ai clandestini di rientrare nella legalità. Un’idea, quest’ultima, osteggiata dalla Camera dei Rappresentanti, mentre il Messico denuncia la militarizzazione del confine.
Il ministro degli esteri Luis Ernesto Derbez ha ricordato i 12 milioni di messicani che risiedono negli Stati Uniti, “12 milioni di persone – ha detto – che vivono ogni giorno nell’angoscia e nel bisogno di una riforma che permetta loro di vivere in pace”.
Mercoledì il Senato Usa ha approvato la costruzione di quasi seicento chilometri di nuove barriere lungo la frontiera messicana.

Euronews