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CPT – A Bologna bloccata la Concerta SpA ristorazione

Tratto da globalproject.info

Periferia di Bologna, Mercoledì 15 giugno 2005

Ascolta la corrispondenza radiofonica

Oggi siamo davanti alla Concerta SpA, l’azienda di ristorazione che fornisce i pasti ai Centri di Permanenza Temporanea (CPT) di Modena e Bologna.
La Concerta SpA è una di quelle aziende che ricava profitti partecipando alla gestione dei Centri di Permanenza, lager etnici per cittadini migranti marcati come fuorilegge. In questi luoghi vengono rinchiusi, per poi essere deportati in paesi di presunta provenienza, cittadini stranieri che hanno l’unica colpa di non possedere il permesso di soggiorno, documento che distingue le persone in legali o illegali.
Riteniamo che chiunque partecipi alla gestione dei centri di detenzione per migranti è responsabile di questo meccanismo che sancisce le disuguaglianze, e complice di questo orrore.
Per questo invitiamo il Consiglio di Amministrazione della Concerta SpA a rescindere il contratto per la fornitura dei pasti ai Centri di Permanenza di Bologna e Modena, gli chiediamo di rifiutarsi di partecipare ad appalti per la gestione dei servizi di ristorazione all’interno dei CPT.
Con l’iniziativa di questa mattina vogliamo dare a questa impresa, e a tutto il suo personale, la possibilità di stare dalla parte della dignità umana, di prendere le distanze da un sistema illegittimo che pratica la segregazione di donne e uomini in carceri etniche dove quotidianamente vengono oltraggiati i diritti della persona.

Solo così si potranno svuotare i CPT, delegittimandoli completamente perché luoghi che carcerizzano persone che hanno scelto di convivere con noi per un futuro possibile e migliore.

Diversamente la Concerta – come tutti i soggetti e le aziende che consapevolmente scelgono di lucrare sulle sofferenze di queste persone – si candideranno ad essere oggetto di boicottaggi, a partire dalle proprie attività commerciali, come le mense universitarie e i ristoranti nel caso del marchio Concerta.
Anche in risposta alle vergognose dichiarazioni del Ministro degli Interni Pisanu che fomentano i sentimenti di odio e paura nei confronti dei cittadini stranieri, l’iniziativa di questa mattina parla a tutte quelle aziende che si arricchiscono con i meccanismi ingiusti ed incostituzionali della detenzione amministrativa e delle espulsioni, che ingabbiano nella precarietà e nel ricatto i migranti per primi.

Concerta SpA e tutte le aziende che approfittano dei CPT per vendere i propri servizi hanno il potere di compiere un atto di civiltà:
si ritirino da questo business.

Forse ci rimetteranno un po’ negli utili, ma avranno contribuito a costruire un progetto di città e di società accogliente e democratica non solo nella retorica.

DISERTARE IL BUSINESS DEI CPT!
CHIUDERE I CPT!


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