Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Manifesto del 9 settembre 2006

CPT – La Misericordia non molla

«Non cambia assolutamente niente» nei cpt di Modena e Bologna.

E’ stato lo stesso presidente della Misericordia modenese, Daniele Giovanardi, fratello gemello dell’ex ministro Carlo, a rassicurare ieri i sindaci delle due città, Giorgio Pighi e Sergio Cofferati, che avevano bollato come «non accoglibile» il preannunciato abbandono. La decisione è stata presa dopo gli insulti e le minacce ricevute dalla direttrice del cpt bolognese Anna Maria Lombardo, in una lettera minatoria recapitata a casa, malgrado il suo nome non risulti nell’elenco telefonico.

La Misericordia però non rinuncerà ai 69,5 euro al giorno per persona rinchiusa nel cpt di Modena, e ai corrispettivi 72 euro per quello di via Mattei a Bologna (i più alti in Italia, secondo la Corte dei Conti) – dove peraltro è morto il 7 agosto scorso per overdose un ragazzo tunisino di 33 anni, malgrado le misure di sicurezza e la polizia di guardia all’interno. Solo che il presidente della Confraternita di Modena pare proprio esasperato dai Disobbedienti locali ed è sicuramente in cerca di appoggi politici: «Sono mesi che chiediamo di essere valutati dalla commissione governativa – ha raccontato Giovanardi ai microfoni di Radio Nettuno di Bologna – Non è mai arrivato un segno ufficiale che ci dicesse “bravi, state facendo bene il vostro lavoro”.

Al contrario, settembre sarà un mese difficilissimo per la “settimana dell’odio contro i cpt” indetta dai Disobbedienti». E ora la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lettera minatoria direttamente ascrivibile, secondo Giovanardi e secondo un articolo apparso ieri sul Corriere della Sera, all’area della disobbedienza bolognese. E dovuta al «clima di tensione e odio e alla campagna di disinformazione portata avanti in questi anni dai no-global e da parte della sinistra antagonista rappresentata anche in parlamento», secondo il consigliere regionale di Fi, Andrea Leoni. I Ds di Modena hanno chiesto a Giovanardi di ripensarci.

Eleonora Martini