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CPT – Report da Caltanissetta e Siracusa

Si è appena concluso il tour siciliano della commissione ispettiva del Ministero dell’Interno sui centri di detenzione e d'”accoglienza” dei migranti.

Personalmente ho avuto modo di partecipare alle fugaci audizioni dei rappresentanti della società civile nelle Prefetture di Caltanissetta il 7/11 e di Siracusa il 9/11, il bilancio è molto deludente da tutti i punti di vista:

a Caltanissetta, dopo aver ascoltato i rappresentanti di una decina d’associazioni, candidamente si dava fiducia agli operatori della cooperativa Albatros, ente gestore del Cpt e del Cdi (Centro d’Identificazione) di Pian del Lago sulle rassicurazioni del loro personale sanitario in merito all’abuso di psicofarmaci e di metadone, dato l’alto numero di tossicodipendenti fra i reclusi.
Sono ancora in corso le inchieste, una della Procura della repubblica e l’altra del Viminale, sui casi di razzismo da parte di alcuni operatori arabi contro alcuni migranti di pelle nera, che denunciano d’aver subito minacce ed estorsioni.
La Commissione è stata clamorosamente smentita dai rappresentati della chiesa valdese e della Caritas sull’ingresso negato ai ministri di culto, come sulla trasparenza della convenzione con Albatros.
Da anni Pian del Lager è al centro delle nostre mobilitazioni e proprio nel corso della 1° giornata europea per i diritti dei migranti, il 31 gennaio ’04, è emersa la contraddizione della detenzione nello stesso perimetro militare anche dei richiedenti asilo, impossibilitati ad uscire da una isolata e militarizzata zona di campagna.
Numerosi sono stati i casi di autolesionismo, di risse interne, di fughe violentemente represse ed ancora attende giustizia il migrante deceduto la notte dello scorso Capodanno, dopo aver atteso 5 ore per essere ricoverato.
A Siracusa l’incontro è stato ancora più surreale, dato che da anni a Cassibile funziona un Centro di detenzione, che solo da alcuni mesi è stato definito d’Accoglienza e di “Smistamento”; anche quando si parlava di Cdi veniva impedito l’ingresso alle associazioni di volontariato. Candidamente il Prefetto rivendicava che in questi centri possono entrare solo i parlamentari nazionali, tradendo così la profonda continuità con le interpretazioni più restrittive della Bossi-Fini. Proprio in questi giorni c’è stata una fuga di alcune decine di migranti reclusi, fra cui 12 minori.
Questo Centro, definito dallo stesso De Mistura “ibrido” è gestito dalla locale associazione “umanitaria” Alma Mater, che monopolizza nel siracusano il business della detenzione e dell’accoglienza, incurante che proprio in questo centro vengono illegalmente trattenuti per lunghi periodi migranti, anche minori, ma tanto l’importante è la riscossione della diaria per “ospite”. A monte mi sembra discutibile sia l’esistenza e l’utilità della Commissione ispettiva, sia la metodologia di confronto con l’esterno; aanziché assumere le numerose denunce sulle frequenti violazioni dei diritti dei migranti, si consiglia di seguire le vie legali (grazie, lo facciamo già).
Addirittura De Mistura ci rassicura che tira aria di cambiamento sulle politiche migratorie, ma smorza per mancanza di tempo sia le riflessioni generali sia la denuncia dei casi specifici, rimandando al documento finale della Commissione; nell’augurio che questa commissione non abbia perso il suo tempo, né fatto perderlo a noi, faccio appello alle numerose realtà che si sono incontrate in questi 4 giorni per coordinare a livello regionale il lavoro di monitoraggio, di denuncia e di mobilitazione per i diritti dei migranti.
Proprio a Siracusa fra poche settimane ricorre il decimo anniversario del più grande naufragio nel Mediterraneo dal dopoguerra ad oggi, le centinaia di vittime che giacciono ancora in fondo al mare al largo di Portopalo chiedono ancora giustizia e nel loro ricordo facciamo appello a porre fine ala vergognosa stagione del diritto speciale per i migranti ed ognuno si assuma le proprie responsabilità nel legittimare l’ipocrita “umanizzazione” delle galere etniche.

Catania 10/11/’06

Alfonso Di Stefano del gruppo Migranti-Antirazzismo di Attac-Sicilia