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Camera, ok definitivo al decreto legge di modifica della Bossi-Fini

Roma – Si’ definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge sull’immigrazione, varato dal governo dopo la bocciatura di alcune parti della legge Bossi-Fini da parte della Corte Costituzionale nello scorso mese di luglio.

I si’ sono stati 266, 98 i no, sei gli astenuti; a favore hanno votato i gruppi della maggioranza, contro tutta l’opposizione, che ha contestato duramente il provvedimento in Aula.
Oltre a nuove norme sulle espulsioni, il decreto legge di cui alla Camera si e’ approvata la definitiva conversione prevede la possibilita’ per gli immigrati di rinnovare il permesso di soggiorno alle poste o in banca.
Il Senato aveva a suo tempo deciso anche un giro di vite sui clandestini che restano in Italia nonostante l’espulsione: rischieranno fino a quattro anni di carcere.
La principale novita’ introdotta dal dl e’, comunque, la convalida delle espulsioni da parte dei giudici di pace. La soluzione era stata trovata dal governo per ovviare alle critiche della Corte Costituzionale, che aveva bocciato la Bossi-Fini perche’ poco ”garantista’.
La legge sull’immigrazione votata dal centrodestra prevedeva, infatti, la possibilita’ di convalidare l’espulsione senza ascoltare l’immigrato e senza concedergli garanzie di difesa. Ora le garanzie ci sono, ma a pronunciarsi sull’espulsione e’ il giudice di pace e non un giudice ordinario, per evitare di ingolfare ulteriormente i tribunali.

Durissimo il giudizio delle opposizioni sul provvedimento. ”Questo decreto e’ un oltraggio alla civilta’ giuridica che serve solo a criminalizzare gli immigrati”, ha detto il diessino Carlo Leoni, sottolineando che ”il fallimento della Bossi-Fini portera’ al fallimento della Cdl”. Il Verde Marco Boato ha invece evidenziato che ”su questo decreto si e’ andati al muro contro muro: la Cdl non ha voluto accogliere nessuna proposta di modifica del testo benche’ ci fossero i tempi per fare un ulteriore passato in Senato. E poi ci si dice che si cerca il dialogo con l’opposizione…”.

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