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Camera: permessi soggiorno, passaggio competenze a comuni

Incontri tecnici tra Anci e Poste Italiane

Il sottosegretario di Stato per l’Interno, Ettore Rosato, ha risposto in commissione all’interrogazione degli on. Frias ed altri sulle procedure di rilascio del permesso di soggiorno tramite convenzione con le Poste.

Il sottosegretario ha ricordato che nel gennaio del 2006 è stata siglata la convenzione con Poste Italiane, di durata triennale, con l’intento di destinare a servizi operativi il personale degli Uffici Immigrazione delle Questure e ridurre, contestualmnete, i tempi di rinnovo dei permessi di soggiorno. Per verificare l’andamento del servizio il Ministero dell’Interno ha avviato uno stretto monitoraggio. Attualmente è in fase di firma un protocollo tra il Ministero dell’Interno e il Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione per definire una proposta di reingegnerizzazione della procedura di rilascio dei permessi di soggiorno affinché sia assicurata l’efficienza e la celerità del servizio.

Con questa finalità sono in corso una serie di incontri tecnici con i rappresentanti di ANCI e di Poste Italiane per definire quali ulteriori interventi apportare al sistema per garantire una maggiore semplificazione della procedura e per favorire il progressivo coinvolgimento dei Comuni. L’obiettivo del Governo, infatti, è di arrivare ad un sistema interno agli Enti Locali, che, partendo dal front office, trasferisca via via competenze su di loro.

Infatti uno dei criteri della delega inserita nel disegno di legge sull’immigrazione prevede “sportelli presso i comuni per presentare le richieste di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno e per il ritiro del documento e, dopo una congrua fase transitoria, il passaggio delle competenze per il rinnovo ai Comuni”. Tale passaggio di competenze, che si muove lungo il solco della sperimentazione avviata con il protocollo d’intesa sottoscritto con l’ANCI il 13 febbraio 2006, in ogni caso non potrà che essere graduale per almeno due ordini di motivi: in primis occorre permettere agli enti locali di mettersi in condizione di adempiere al meglio ai nuovi compiti e, quando sarà loro richiesto, di corrispondere con la massima efficienza alle esigenze dell’utenza; d’altra parte, occorre anche dare il tempo necessario per portare a regime alcune altre modifiche al sistema previste dal disegno di legge-delega. Fra queste, anche le modifiche relative all’adeguamento ed alla graduazione della durata di validità dei permessi, che permetteranno agli stranieri di sottostare ad un obbligo di rinnovo meno ravvicinato, con conseguente contenimento dei costi loro richiesti.