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da Dinamopress

Cara di Castelnuovo di Porto. Una mattina di ordinaria brutalità

Pesantissime cariche delle forze dell’ordine contro i richiedenti asilo del Cara di Castelnuovo di Porto, che avevano inscenato un blocco stradale nelle prime ore di stamattina per protestare contro Auxilium, l’ente gestore.

Sono circa le 06:30 di oggi, martedì 10 giugno, quando gli ‘ospiti’ di uno dei più grandi centri di prima accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati d’Italia, il Cara di Castelnuovo di Porto, all’estrema periferia di Roma, tornano a mobilitarsi. Escono dal centro e iniziano a sedersi per terra e bloccare il traffico su Via Tiberina, la via di snodo che porta verso l’adiacente autostrada Roma-Firenze.

Sui cartelli che hanno preparato, reclamano i diritti che vengono loro quotidianamente negati e puntano il dito contro l’ente gestore, la cooperativa Auxilium, in particolare per la pessima qualità del cibo e la mancata erogazione del pocket money. È passato circa un mese dalle prime proteste, ma nonostante le promesse della dirigenza di Auxilium e delle istituzioni coinvolte, al Cara di Castelnuovo di Porto nulla è cambiato.

Poco dopo l’inizio del blocco stradale, su via Tiberina arriva un folto schieramento di forze dell’ordine. Polizia, carabinieri, persino i militari di stanza al Cara che escono in assetto anti-sommossa. Non si tenta nessun dialogo con i migranti, che nel frattempo sono esposti alle intimidazioni degli automobilisti, senza che nessun agente e nessun responsabile dell’ente gestore cerchi di avviare una mediazione e recepire le istanze dei richiedenti asilo in mobilitazione. Gli attivisti delle reti antirazziste e della redazione di Dinamopress, presenti sul posto, vengono identificati e intimati di andarsene.

Dopo le otto del mattino, gli agenti iniziano a trascinare via di peso le donne e gli uomini seduti a terra, e in breve parte la carica. I richiedenti asilo vengono inseguiti e malmenati lungo tutto il tragitto che porta verso i cancelli del Cara. Gli attivisti arrivati da Roma vedono i migranti venire buttati a terra, trascinati per i capelli, presi a pugni e calci. Almeno quattro di loro vengono portati via. La carica continua fin davanti ai cancelli del Cara. Stando a quanto riferiscono via telefono i migranti dall’interno del centro, alle nove di mattina l’intervento delle forze dell’ordine in assetto antisommossa si sarebbe portato fin dentro la struttura.