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Casamance, Senegal – L’instabilità della regione è ancora alta

Tribunale di Firenze, ordinanza del 5 febbraio 2019

Il Tribunale di Firenze (sezione protezione internazionale) ha riconosciuto lo status di protezione sussidiaria in favore del ricorrente di nazionalità senegalese.
A sostegno delle ragioni del ricorrente l’Avv. Valenziano allegava il rischio di un danno grave al ricorrente derivante dalla situazione di violenza indiscriminata e di pregiudizio per i diritti umani presente nell’area meridionale della Casamance che – in caso di rimpatrio – ne avrebbero seriamente minacciato l’incolumità per la sola presenza nel territorio.
Il giudice fiorentino, accogliendo le argomentazioni difensive prospettate, ha tenuto in considerazione proprio la difficile situazione dell’area di provenienza del ricorrente, sottolineando che: “con riferimento all’art. 14 lett. c), come correttamente rilevato anche dal difensore nel ricorso, si ritiene che in Casamance, regione di provenienza del ricorrente, si riscontrino gli indici della violenza indiscriminata ; (…) sebbene si sia verificata in alcuni periodi un’ attenuazione del conflitto in Casamance, anche per iniziative del governo nazionale (v. ad esempio, https://crprotezioneinternazionale.files.wordpress.com/2017/10/casamance.pdf), non sembra che tali iniziative siano state del tutto efficaci nel debellare le violenze perpetrate dai ribelli. Non vi è dubbio che al momento della fuga dal paese di origine, la minaccia dei ribelli era ancora attuale nei confronti del ricorrente e di quelli dell’intera comunità di origine, dove vi era un forte e violento insediamento del movimento indipendentista. Tuttavia, il giudice ritiene, che in base alle notizie aggiornate reperibili sulla regione di Casamance, l’instabilità della regione sia ancora alta, considerata in particolare la specifica zona di provenienza del ricorrente“.

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Tribunale di Firenze, ordinanza del 5 febbraio 2019