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Cassibile: lavoratori o nuovi schiavi?

Servizio fotografico di Corrado Magliani

Cassibile è una piccola frazione di Siracusa da cui dista 14km. Ogni estate, oramai da diversi anni, le sue campagne si popolano di immigrati clandestini pronti ad essere impegnati nella raccolta di patate che si svolge da maggio a luglio.
Vivono in una baraccopoli poco fuori dal paese, senza acqua e senza luce, accampati in vere e proprie baracche costruite con materiali di scarto e teli di plastica.
Medici senza frontiere offre loro assistenza medica, ma le condizioni igieniche e salutari (dovute soprattutto alla malnutrizione) sono critiche e molti sono i malati costretti a lavorare.
Ogni mattina all’alba raggiungono la piazza del paese dove i “caporali” li passano in rassegna e scelgono i più adatti al lavoro, circa 30 euro la paga giornaliera di cui 5 da consegnare al “caporale”.
La patata novella di Cassibile è venduta come primizia e il suo prezzo è uno dei più alti in circolazione.

Vedi anche: La cattiva novella