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da La Città del 27 aprile 2004

Centro medico per gli immigrati di Attilio Mancini

L’ospedale ”Maria Santissima Addolorata” di Eboli si candida a centro medico meridionale per gli immigrati. E’ quanto emerso dal recente convegno scientifico sull’infettivologia, che ha ottenuto un grosso successo grazie anche agli infettivologi del nosocomio cittadino, che hanno dato vita a un confronto-dibattito di ottimo livello scientifico con una vasta eco al livello nazionale. La presenza di migliaia di immigrati extracomunitari rappresenta un problema anche dal punto di vista sanitario. I medici cittadini hanno lavorato a fondo per migliorare le conoscenze sulle malattie tipiche dei paesi di provenienza degli immigrati; in particolare naturalmente quelli della divisione malattie infettive diretta da Michele Fiore.

I lavori del convegno sono stati coordinati e moderati da Vito Pompeo Pindozzi, giornalista ebolitano della Rai, che da oltre venti anni cura la rubrica del giornale radio ”Medicina e salute”. Interessanti i dati presentati dagli infettologi ebolitani Fiore e Ciao; di altissimo spessore scientifico gli interventi degli ospiti: il dottore Luigi Solbiati ha spiegato la termoablazione del fegato con ago freddo, una tecnica sperimentata negli Usa; dei nuovi progressi in tema di malattie infettive hanno parlato i dottori Ferruccio Buccino, Maurizia Brunetto, Raffaele De Sena, Antonio Giorgio, Giuseppe Pasquale e Felice Piccinino.

I lavori sono stati seguiti con grande attenzione dal direttore generale dell’Asl Sa/2, Raffaele Ateniese. I medici ebolitani hanno anche sottolineato la necessità di creare a Eboli un centro dermo-venereologico e di medicina dell’immigrazione, incassando una prima disponibilità di Ateniese.