Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Certificazione e permesso di soggiorno. Documento della ReteCTP del Piemonte

La Rete dei Centri Territoriali Permanenti del Piemonte, RETECTP, ritiene utile esprimere e comunicare le proprie considerazioni di carattere generale e alcune indicazioni operative, in merito ai provvedimenti normativi che legano la certificazione delle competenze in Lingua Italiana alla concessione del Permesso di Soggiorno ai cittadini migranti.
Riteniamo importante la considerazione di queste riflessioni e indicazioni da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti da questo provvedimento legislativo, tenendo conto che in alcune realtà territoriali i CTP sono stati coinvolti senza una reale possibilità di confronto preliminare su alcuni atti formali già definiti a livello locale.

Chi immigra in Italia da altri paesi è pienamente consapevole dell’esigenza prioritaria di imparare la lingua italiana e conoscere i diritti/doveri di cittadinanza per sentirsi accolto ed incluso nel tessuto sociale del nostro Paese. Testimonianza di questa consapevolezza è il fatto che da quindici anni a questa parte migliaia di “stranieri” si rivolgono ai Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione degli Adulti, ma anche alle scuole superiori, ad associazioni professionali e sociali, per avere informazioni ed orientamenti, per imparare o migliorare il proprio italiano, per conoscere il nostro Paese, le sue regole e i suoi servizi. In particolare i CTP, che finora hanno risposto a questi bisogni istituzionalmente, hanno visto e vedono crescere costantemente le richieste sia di accompagnare i primi periodi di ingresso in Italia, sia di collegare l’apprendimento della lingua con l’acquisizione di titoli di studio, tanto da non riuscire a far fronte al numero di domande emergenti nei diversi territori della Regione Piemonte: gran parte dei Ctp torinesi accolgono più di mille iscrizioni ogni anno e rappresentano la prima risorsa per chi arriva! Con amarezza si deve spesso ricorrere a liste di attesa, a rinvii delle iscrizioni nel tempo, a ridurre i tempi di scuola, a smistare le persone ad altri enti/associazioni, a fronte di una evidente sottovalutazione del fenomeno da parte delle istituzioni preposte, che stentano a riconoscere i corsi rivolti agli immigrati come parte rilevante e cruciale dei percorsi di istruzione per adulti e ad adeguare la struttura organizzativa e le risorse, soprattutto di personale, dei Ctp e dei nascenti Cpia, ai bisogni formativi. Paradossalmente l’ultima versione del regolamento rischia di espungere dai CTP/CPIA proprio l’insegnamento agli immigrati dell’italiano L2 non finalizzato all’acquisizione di un titolo di studio. Una contraddizione che esige la modifica del regolamento dei CPIA che è oramai in via di approvazione.

La Rete dei Ctp della Regione Piemonte da tempo sollecita una maggior sensibilità istituzionale verso i problemi di educazione e formazione degli immigrati, individuando nella scuola pubblica quel luogo privilegiato di interazione e conoscenza reciproca che può valorizzare gli aspetti più positivi dei nuovi cittadini e ridimensionare le forme di diffidenza e falsa competizione, a vantaggio di tutta la collettività. Un provvedimento finalizzato ad una reale integrazione avrebbe valorizzato compiutamente il ruolo della scuola pubblica. E invece il Decreto riguardante i permessi di lunga durata ed il futuro Accordo di Integrazione per i permessi brevi, prevedono esclusivamente l’accertamento finale, senza delineare alcun sostegno alle preventive azioni di istruzione. Se risulta importante il fatto che siano esonerati dal test gli immigrati che abbiano frequentato corsi di italiano L2 presso i CTP, occorre altresì evidenziare che i finanziamenti previsti, messi a disposizione dal Ministero degli Interni, tramite il Fondo Europeo per l’Integrazione, sono tutti finalizzati allo svolgimento del test. Nulla è previsto per potenziare le offerte dei Centri, per garantire il diritto allo studio, per le attività di informazione e accompagnamento, ecc… I CTP (CPIA) vanno messi nelle condizioni di svolgere al meglio il compito loro assegnato, garantendo adeguatamente gli organici e potenziando la struttura organizzativa. In questo senso non sono sufficienti risorse stanziate ad hoc, che in modo estemporaneo intervengono solo sulla parte finale di un processo formativo: occorre un consolidamento dell’organico di diritto.
Stime affidabili individuano in diverse migliaia i possibili candidati al test, c’è il rischio concreto, in particolare con l’entrata in vigore dell’Accordo di Integrazione, che l’attività di somministrazione dei test di lingua cancelli o limiti fortemente l’attività ordinaria di insegnamento della lingua 2 agli immigrati e più in generale l’offerta formativa dei Centri.

Indicazioni operative

Le indicazioni operative previste dal presente documento sono state elaborate e concordate in differenti momenti di coordinamento dei Centri nella RETECTP, rappresentano, quindi, non solo una valenza professionale che permette di realizzare in modo più adeguato questa operazione di attestazione, ma esprimono altresì vincoli organizzativi senza i quali non si riuscirà a gestirla. Le indicazioni presenti in questo documento assumono un significato particolare perché vanno nella direzione della costruzione di prassi e procedure condivise tra tutti i Centri della regione, a garanzia di correttezza e uniformità nelle differenti realtà.

– Nei Protocolli di Intesa che verranno sottoscritti con le Prefetture e con gli Uffici Scolastici Territoriali (UST), e negli Accordi che seguiranno, deve essere fatto esplicito riferimento agli articoli 2, 6 e 7 dell’Accordo Quadro MIUR – Ministero degli Interni e devono essere identificati da subito momenti di progettazione che, con il coinvolgimento dei Consigli Territoriali per l’Immigrazione, portino alla realizzazione di Progetti Pilota e di attività di informazione rivolte ai cittadini migranti.

– Occorre avviare al più presto un Tavolo di Coordinamento delle iniziative che, in una dimensione regionale, si occupi di monitorare le attività avviate e di stimolare le Istituzioni coinvolte a realizzare tutte le parti dell’Accordo. A questo Tavolo va coinvolto un numero adeguato di CTP, in modo da rappresentare le istanze di situazioni molto differenziate sul territorio.

– Occorre definire un impegno (con l’USR e con gli UST) in sede di sottoscrizione dei Protocolli di Intesa e negli Accordi che seguiranno affinché vengano realizzate azioni di formazione dei docenti coinvolti nelle sessioni di test di accertamento linguistico.

– Deve essere previsto il coinvolgimento di tutti i CTP operanti sul territorio, in modo da rendere realizzabile l’operazione, distribuendo l’impatto su tutti i Centri e ottimizzando le risorse messe in campo.

– Nello svolgimento del test saranno impiegati insegnanti che normalmente svolgono docenza nei corsi di italiano L2 (siano essi alfabetizzatori, docenti di lettere o di lingue).

– Alcuni elementi imprescindibili, di carattere didattico e organizzativo, quali:
. la capienza delle aule e la disponibilità di postazioni informatiche nei CTP;
. le dotazioni di strumenti per la somministrazione di prove di ascolto (registratori o lettori CD) presenti nei CTP, spesso decisamente insufficienti per gruppi molto numerosi;
. la valenza del rapporto individuale nella somministrazione delle prove, anche ai fini della valutazione delle stesse: poiché risulta evidente la differenza fra lo svolgimento e la valutazione di un test scritto generalizzato e lo svolgimento e la valutazione di un colloquio orale che è, per forza di cose, “personalizzato”. A questo proposito si evidenzia come per il livello linguistico considerato (A2 del Framework europeo) l’aspetto della competenza in lingua orale risulti preponderante soprattutto in presenza di soggetti a basso livello di scolarità;
. la realizzazione di sessioni di test ad anno scolastico avviato che deve conciliarsi con l’utilizzo degli spazi scolastici già programmato, con gli orari di apertura del Centro, con il calendario e lo svolgimento di tutti i percorsi formativi attivati in ogni CTP, con l’orario dei docenti, ecc…

portano a ritenere che ciascuna sessione di test possa coinvolgere sino a un massimo di 20 candidati (e si attiva con un minimo di 15 candidati).

– Mantenendo la priorità dell’abbinamento tra CAP del richiedente e CAP del CTP, la distribuzione dei candidati (in particolare nella realtà metropolitana) va realizzata garantendo situazioni omogenee e funzionali tra tutti i CTP.

– Le modalità di somministrazione delle prove, come previsto dall’Accordo, sono definite dalla commissione d’esame, sulla base delle indicazioni delle Linee Guida che verranno fornite.
Occorre precisare che
. in ragione delle disponibilità di strumentazioni informatiche non uniformi tra i CTP;
. in ragione delle competenze informatiche degli allievi, che non sono preventivamente conosciute e possono non essere presenti;
. in ragione della mancanza di una piattaforma informatica comune;
si rende necessaria, come per altro previsto, l’esclusione dell’utilizzo di strumenti informatici nella somministrazione dei test.

– Nel quadro degli standard di costo definiti e dei riferimenti al C.C.N.L. è opportuno che ciascuna scuola-CTP, sede di somministrazione dei test, possa disporre più liberamente delle somme destinate a ciascuna sessione di test. Questo permetterebbe di utilizzare, in modo meno rigido, le risorse sulle voci di spesa sulle quali si evidenzia maggiore necessità, garantendo adesione ai bisogni organizzativi di ciascuna realtà.

– Non va sottovalutata la possibilità che alcuni dei soggiornanti di lungo periodo, pur svolgendo un’attività regolare ed essendo da anni stabilmente inseriti nella società italiana possano essere in condizioni di analfabetismo o semianalfabetismo e quindi si ritiene indispensabile nella predisposizione dei test considerare anche le difficoltà di tali persone. Ciò è realizzabile dando loro la possibilità di dichiarare, in fase di prenotazione del test, la loro condizione di analfabeta in modo da sottoporli solo al test per la lingua orale come già avviene in altre situazioni (vedi patente di guida).

Rete di Centri Territoriali Permanenti del Piemonte
Istituto Scolastico Capofila: I.C. “F. Negri”, Via Gonzaga n° 52, 15033 Casale Monferrato (AL)

Consulta l’approfondimento del Progetto Melting POt Europa:
Permesso CE di lungo periodo – Ora per ottenerlo serve l’attestato di lingua