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Circa 3.000 persone sono morte attraversando il Mediterraneo negli ultimi sei mesi

Annalisa Merelli, Quartz - 11 luglio 2016

Ph: (EPA/Valentino Cilmi)

L’8 luglio 2016, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), ha annunciato che sono circa 3.000 le persone morte cercando di raggiungere l’Europa dall’Africa, nella prima metà di quest’anno. Lo scorso anno, nello stesso periodo, il bilancio delle vittime era di circa 1.800.

Il tragico aumento sembra riflettere l’incremento generale di migranti e rifugiati che si arrischiano in ogni tipo di passaggio verso l’Europa – finora nel 2016 sono arrivate circa 231.000 persone, paragonate alle circa 142.000 di tutto il 2015. La maggioranza dei decessi di quest’anno (2.500) si è verificata nel rischioso tragitto marino del Mediterraneo centrale, dalla Libia alla Sicilia, lasciando invariato l’ammontare degli arrivi, circa 70.000 nei primi sei mesi di entrambi gli anni.

La maggior parte dei migranti sono arrivati in Europa, quest’anno, attraverso il più sicuro tragitto orientale, che collega la Grecia con la Turchia, in cui i decessi registrati ammontano a 376. Ma il passaggio attraverso questo tragitto è diminuito molto a marzo, in seguito ad un accordo per iniziare a rimandare in Turchia i richiedenti asilo.

In soli sei mesi, il 2016 si contraddistingue come uno degli anni a più alto tasso di mortalità per i migranti che attraversano il Mediterraneo. Secondo quanto riportato dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), prima del 2014 il bilancio delle vittime non ha mai raggiunto le 2.000 persone.