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Circolare del Ministero dell’interno n. 400/A/2006/291 /P/21.50.5 del 1 marzo 2006

Decreti di espulsione adottati nei confronti di cittadini rumeni

Il Ministero dell’Interno ha chiarito che, sino alla data di entrata in vigore dell’atto normativo di ratifica della adesione della Bulgaria e Romania alla CE, i cittadni rumeni e bulgari dovranno essere considerati non comunitari.

Ai Sigg. Questori della Repubblica

Loro Sedi

Alcune questure hanno segnalato l’indirizzo seguito da alcuni giudici di pace in materia di ricorsi avverso i decreti di espulsione di cittadini rumeni.
In particolare i provvedimenti di annullamento del decreto di espulsione si basano sul presupposto che per i cittadini rumeni non troverebbe applicazione la normativa del testo unico immigrazione in quanto la Romania entrerà a far parte dell’Unione europea con data certa.
Fermo restando l’autonomia dell’autorità giudiziaria in materia di valutazione della legittimità degli atti emanati dalla Pubblica Amministrazione, si ritiene opportuno sottolineare che:

– il Consiglio dell’Unione europea del 25.04.05 (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 21.06.05 L 157/9) ha adottato la decisione di accettare le domande di ammissione della Repubblica di Bulgaria e la Romania, prevedendo che le condizioni di ammissione e i relativi adattamenti dei trattati formeranno oggetto di accordo tra gli Stati membri, la Repubblica di Bulgaria e la Romania. Si prevede altresì che la procedura di ratifica del trattato di adesione per la Bulgaria e la Romania entrerà in vigore il 1° gennaio 2007, fatta salva la possibilità che il Consiglio la rinvii al 1° gennaio 2008.

– il protocollo relativo alle condizioni e modalità di adesione della Repubblica di Bulgaria e Romania all’Unione europea prevede espressamente che i trattati, tra i quali quello relativo alla libera circolazione delle persone, ai quali la Bulgaria e la Romania aderiranno, decorreranno dalla data di adesione.

– l’adesione della Bulgaria e Romania è subordinata al processo di adeguamento delle strutture giuridiche, amministrative e finanziarie di tali paesi agli standard europei, pertanto anche se sono state definite le predette scadenze l’adesione non è ad effetto automatico.

– così come avvenuto per i 10 paesi neo aderenti all’Unione europea, il trattato di adesione deve essere ratificato dagli Stati membri, secondo le modalità fissate dall’ordinamento interno.
Infatti l’Italia ha ratificato l’adesione dei 10 nuovi paesi con legge n. 380 del 24/12/03.

Pertanto si ritiene che fino alla data di entrata in vigore dell’atto normativo di ratifica della adesione della Bulgaria e Romania i cittadini di tali paesi non possano essere considerati comunitari e fino a tale data troverà applicazione la normativa del testo unico immigrazione.

Firmato
Il Direttore centrale
Piscitelli