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Circolare dell’Agenzia delle Entrate (CIR) n. 79 /E del 16 ottobre 2002

Attribuzione codice fiscale

OGGETTO: Sportello Polifunzionale presso la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo:

– Art. 33 della legge 30 luglio 2002, n. 189 – emersione del lavoro irregolare di extracomunitari addetti al lavoro domestico o di assistenza;

– Decreto – legge 9 settembre 2002, n. 195 – legalizzazione del lavoro irregolare subordinato di extracomunitari. Attribuzione del codice fiscale

Con la nota Prot. n. I/1/147139/02 del 5 agosto 2002 sono state fornite le prime indicazioni per il rilascio del codice fiscale ai lavoratori extracomunitari che verranno regolarizzati in base alle norme in oggetto indicate.

Le attività da porre in essere per l’attribuzione del codice fiscale, secondo il flusso di lavoro concordato con il Ministero dell’Interno, sono descritte nell’allegato n°1.

Si ritiene opportuno richiamare l’attenzione su alcuni aspetti particolarmente importanti.

Come anticipato con la nota sopra citata, trattandosi di una operazione straordinaria da concludere in un breve lasso di tempo e per un consistente numero di lavoratori, l’attribuzione del codice fiscale al soggetto extracomunitario viene effettuata in back-office, sulla base dei dati anagrafici trasmessi all’Agenzia dopo che la Prefettura e la Questura hanno effettuato tutti i controlli di merito.

Ad integrazione di quanto stabilito con la Circolare n. 80/E del 28 marzo 1996 concernente “ Attribuzione del codice fiscale ai cittadini dei Paesi non appartenenti all’Unione Europea”, si precisa che è ammessa la ricezione dei dati da parte dell’ufficio, secondo le modalità riportate in allegato, ai fini dell’attribuzione del codice fiscale, pur in assenza dell’istanza (mod. AA4/7).

I controlli di merito e l’acquisizione della documentazione (documento di identità dell’interessato o altro documento idoneo per la regolarizzazione), da conservare agli atti dell’ufficio come probatoria, saranno effettuati al momento della consegna del certificato di attribuzione del codice fiscale al lavoratore extracomunitario presso lo Sportello Polifunzionale. In considerazione della complessità dell’operazione e della possibilità di errori e duplicazioni, i codici fiscali attribuiti in back-office possono essere annullati dall’Ufficio, qualora in sede di convocazione del lavoratore allo Sportello Polifunzionale vengano rilevate anomalie.

Le richieste di soluzione dei casi di omocodia vengono inoltrate alla sezione Archivio Anagrafico dell’Ufficio Sistemi e Processi, utilizzando l’apposito modulo (all. n.2). Qualora i casi di omocodia dovessero essere particolarmente numerosi saranno definite modalità alternative di lavorazione per far fronte al fenomeno.

E’ allo studio la possibilità di assicurare un collegamento tramite rete telefonica tra gli Sportelli Polifunzionali e l’Anagrafe Tributaria, per agevolare le lavorazioni ed acquisire ulteriori informazioni nei casi più complessi. Le Direzioni Regionali, a seguito del monitoraggio dell’attività dello Sportello Polifunzionale effettuato dai coordinatori all’uopo designati, faranno riferimento alla sezione Servizi Infrastrutturali dell’Ufficio Sistemi e Processi per verificare la possibilità di attivare le postazioni di lavoro e concordare le modalità operative.