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Commento all’imminente pubblicazione di un decreto flussi stagionale

Un’agenzia di stampa informa sull’imminente pubblicazione di un decreto sui flussi migratori per i soli cittadini neo-comunitari.
Si tratterebbe di un decreto, in corso di pubblicazione, che pare sia già stato approvato da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che prevede l’ingresso di 16.000 lavoratori stagionali provenienti dai Paesi appena entrati a far parte dell’Unione europea.
I 16.000 posti riguarderebbero, quindi, solo contratti di lavoro stagionale e solo i cittadini della Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta e Cipro.
Le associazioni di categoria hanno dato tutte un parere concorde rispetto a questo nuovo decreto, precisando che è necessario superare il sistema delle quote, poiché ingessa l’economia e le opportunità di sviluppo in un settore, come quello agricolo che ha bisogno degli extracomunitari. La Coldiretti, la Confagricoltura e la Confederazione Italiana Agricoltura si sono espresse, sia pure con parole diverse, negli stessi termini: “l’abolizione delle quote deve essere contestuale all’intervento sulla semplificazione dei tempi e delle procedure”.
D’altra parte, appare già abbastanza ridicolo che il provvedimento, che accoglierebbe le richieste avanzate a partire dal luglio scorso dalle associazioni di rappresentanza delle organizzazioni agricole, arrivi adesso, a stagione agricola praticamente ultimata; è, quindi, ovvio che questo strumento si rivela assolutamente tardivo e, comunque, inadeguato rispetto al fabbisogno delle imprese.
Anche se il testo del decreto non è ancora disponibile e non è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, quello che sembra già certo è che per l’avviamento delle procedure per l’autorizzazione all’assunzione dall’estero si applicherà la procedura dell’inoltro tramite servizio postale e, quindi, la priorità nell’inoltro delle domande sarà documentata dal timbro della macchina affrancatrice dell’Ufficio postale che recherà l’indicazione dell’ora, dei minuti e dei secondi rispetto al momento in cui viene inoltrata la domanda stessa. Sulla base del momento di inoltro si organizzerà, presso le singole Direzioni Provinciali del Lavoro, la cosiddetta graduatoria delle domande; ciò rappresenta un minimo elemento di civiltà che permetterà, quantomeno, di evitare le code indecorose davanti alle stesse.

Prima della pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, la domanda non potrà essere presentata e, qualora lo fosse, non sarebbe presa in considerazione. A questo riguardo, purtroppo, si sa – perché si è già verificato con il decreto flussi dell’inizio di questo anno – che i più “ben informati” sul momento di ufficiale pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, avranno di fatto la possibilità di guadagnare le prime quote a discapito di quelli che sono “meno informati”.
Ognuno degli interessati o le stesse associazioni di categoria potranno tentare, come è capitato anche a noi di fare in occasione del decreto flussi dell’inizio di questo anno, di tenersi in contatto con il Poligrafico dello Stato o con la redazione della Gazzetta Ufficiale, per sapere, con un pur minimo anticipo, in quale giorno verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il cosiddetto decreto flussi.