Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
/

Comunicato Tavolo Migranti sulle giornate del 18 e 19 giugno

A due anni dalla sua approvazione, la legge Bossi-Fini sta producendo una situazione sempre più drammatica per i migranti e le migranti residenti in questo paese. Il suo intreccio con la legge 30 sul mercato del lavoro sta costringendo i migranti a condizioni di lavoro e di esistenza sempre più precarie.
Tutte le migranti e tutti i migranti sono costantemente minacciati di espulsione, e questa minaccia può investire intere famiglie la cui permanenza è a sua volta legata al permesso e al salario di uno solo. Precarizzazione e clandestinizzazione si confermano gli effetti della Bossi-Fini. E la cosiddetta sanatoria non fa che aggravare quegli effetti.
Siamo consapevoli che non è possibile separare i diversi aspetti della normativa vigente in Italia e in Europa. Sappiamo che le espulsioni, i centri di detenzione, il contratto di soggiorno sono tutti parte di un unico meccanismo. Solo opponendosi alla legge Bossi-Fini nel suo complesso, solo ripercorrendo con le lotte il percorso che va dai luoghi di lavoro ai Cpt, è possibile per i migranti modificare la loro condizione.

Con questa consapevolezza il Tavolo migranti dei Social Forum italiani ha promosso le scadenze del 18 e 19 giugno.

Migliaia di migranti e di italiani hanno fatto sentire la loro voce in molte piazze e città italiane contro questa situazione. Abbiamo tenuto presidi davanti alle questure di Torino, Verona, Brescia, Padova, Venezia, Trieste, Treviso, Livorno e Modena. Abbiamo manifestato a Vicenza e Verona. Abbiamo fatto assemblee a Bologna. Siamo entrati nel Cpt di Modena. Infine, assieme ad attivisti antirazzisti sloveni, nuovi cittadini d’Europa, abbiamo bloccato i lavori del cantiere di Gradisca, dove sta nascendo un enorme centro di detenzione, che chiamano di nuova generazione, per dire che dovrà imprigionare intere famiglie.
Abbiamo ricostruito la catena dello sfruttamento che riduce i migranti a mera forza lavoro e li espelle quando non sono più necessari. Continueremo a lottare contro la trappola del contratto di soggiorno, affinché, indipendentemente dal contratto di lavoro, il permesso di soggiorno di almeno un anno. Continueremo ad opporci con tutte le nostre forze ai Cpt esistenti e in costruzione.

Già da ora diamo appuntamento al 10 luglio prossimo a Padova per una riunione del Tavolo migranti dei social forum italiani che faccia il punto sulle iniziative di questi giorni e rilanci l’iniziativa.

Tavolo Migranti dei Social Forum Italiani
Gruppo Immigrazione Brescia Social Forum, Comitato Immigrati di Bergamo, Gruppo Migranti Torino Social Forum, Rete per il Lavoro Migrante Padova, Rete antirazzista di Venezia, Coordinamento Migranti Bologna, Sincobas Migranti Livorno, Tavolo Migranti dei Social Forum del Vicentino, Razzismo Stop nordest, Sportelli degli Invisibili, Rete precariato sociale, M21 Treviso, Mobilit/azione Verona, Gruppo Immigrazione del Forum Sociale di Modena, Comitato Immigrati uniti per i Diritti di Varese, Forum Associazioni Immigrati di Brescia