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Tratto dal sito piemonteimmigrazione.it

Comunicazione del Ministero degli Affari esteri ai rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL

Le difficoltà del Consolato generale di Casablanca nel rilascio dei visti per ricongiungimento familiare

Ministero degli Affari esteri

Direzione Generale per gli Italiani all’estero
E le politiche Migratorie
Il Direttore generale

Il Direttore Generale per gli italiani all’Estero e le politiche migratorie p.sso il Ministero degli Affari Esteri Adriano Benedetti, in una lettera inviata ai responsabili immigrazione : Piero Doldini-Cgil, Oberdan Ciucci – Cisl, Giuseppe Casacci-Uil, e p/o, Dip.Politiche Migratorie , sul problema dei ricongiungimenti al Consolato di Casablanca, ribadisce che:

“a seguito del nostro incontro del 9 giugno scorso e come già anticipato per le vie brevi, il Centro Visti ha effettuato, il 13 e 14 giugno scorso, una missione ricognitiva presso il Consolato generale di Casablanca, al fine di accertare la reale consistenza dell’arretrato delle pratiche di ricongiungimento familiare e per individuare misure di intervento immediate ed a breve termine.

Sulla scorta degli elementi di valutazione che sono stati raccolti e che hanno consentito di ridimensionare sensibilmente il numero dei casi ancora aperti, è stato possibile individuare, d’intesa con il Ministero dell’Interno, una linea di azione per risolvere la delicata problematica.

Ho pertanto il piacere di informare che il consolato generale d’Italia in Casablanca è stato eccezionalmente autorizzato a procedere, dal 15 luglio fino al 15 ottobre 2003, all’emissione di visti d’ingresso per motivi di ricongiungimento familiare, sulla base di nulla osta rilasciati dalle Questure competenti, anche da oltre sei mesi.

Ciò permesso, al fine di riassorbire l’arretrato entro i tempi indicati, si sta predisponendo una apposita missione, composta da elementi di questo Ministero e del Ministero dell’Interno, che a breve si recherà a Casablanca.

Mi auguro pertanto, che la questione dell’arretrato del Consolato generale di Casablanca, che vede coinvolti cittadini stranieri regolarmente residenti nel nostro paese e che nutrono il legittimo desiderio di ricongiungersi con i loro familiari, sia così giunta ad una soluzione definitiva e soddisfacente”.