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Con l’arrivo dell’inverno cresce la preoccupazione per quasi un milione di persone in Iraq e Siria

Comunicato di UNHCR

In Siria ed Iraq, dove sono in corso i preparativi per potenziare l’assistenza alle popolazioni sfollate in vista del prossimo inverno, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati esprime crescente preoccupazione per il gap di 58.45 milioni di dollari americani nel finanziamento che, accompagnato alla rapida crescita del numero di persone sfollate nel 2014, potrebbe lasciare quasi un milione di persone senza adeguata assistenza.

Nonostante l’UNHCR abbia già investito 154 milioni di dollari americani in aiuti per l’inverno ai rifugiati e sfollati siriani ed iracheni, il gap nel finanziamento colpisce i programmi di preparazione alla stagione invernale e costringe l’Agenzia a prendere delle scelte molto dure per valutare quali siano le priorità: i fattori presi in considerazione comprendono l’altezza degli insediamenti dei rifugiati, la composizione del nucleo familiare (es: il numero di bambini e di famiglie con donne a capo), lo stato di salute e la disponibilità economica delle famiglie, i nuovi arrivi, le condizioni dei ripari, ed altre considerazioni.

Per le persone a cui l’UNHCR non è in grado di garantire la priorità, le condizioni potrebbero essere molto difficili.

Se, da una parte, il problema è più grande in Iraq e in Siria, dall’altra ci sono esigenze anche in altre aree della regione. Questo sarà il quarto inverno lontano dalle loro case per molti rifugiati siriani e il primo per i 1,9 milioni di iracheni sfollati quest’anno. Molti sono dovuti fuggire senza niente con loro.

Nella Regione del Kurdistan, nel nord dell’Iraq, l’inverno è già arrivato nelle aree più elevate del Governatorato di Dohuk. A dicembre, le temperature possono variare da + 5°C nelle zone più temperate a -16°C in montagna. Neve e gelo sono comuni anche in molte altre parti della regione.

Proteggere le persone dal freddo richiede fondi adeguati. Allo stato attuale, l’UNHCR stima che il gap di finanziamento per il solo programma dell’UNHCR di contrasto ai rigori invernali sia di almeno 58.45 milioni di dollari americani, sufficienti per circa 990.000 persone. Tra loro ci sono soprattutto nuovi sfollati in Iraq e Siria (le necessità di finanziamento ammontano rispettivamente a 27,4 milioni di dollari per le persone sfollate all’interno della Siria, e 25 milioni di dollari per quelle in Iraq.)

In Iraq i bisogni sono enormi, ma il finanziamento non ha tenuto il passo passo con la crescita del numero di sfollati. Con 1,9 milioni di sfollati, 225.000 rifugiati e 300-500 nuovi arrivi da Kobane nel nord dell’Iraq ogni giorno, – l’UNHCR esprime profonda preoccupaziona per la sua capacità di di rispondere ai bisogni invernali più urgenti. Circa 800.000 persone hanno bisogno di assistenza nella ricerca di un riparo, mentre altre 940.000 mancano di adeguati articoli invernali per uso domestico. Con l’attuale finanziamento, l’UNHCR prevede di raggiungere solo 240.000 iracheni sfollati, a fronte dei 600.000 programmati nell’ambito del piano inter-agenzia. Ad esempio, a causa del deficit di finanziamento, l’UNHCR non è in grado di fornire kit di tende e pannelli isolanti per 140.000 persone e 150.000 persone non potranno ricevere materiale supplementare come stufe e kerosene.

Nuovo e più lo spostamento all’interno della Siria – con persone che hanno a muoversi più volte all’interno del paese in cerca di sicurezza – ha alimentato un aumento della necessità di aiuti inverno. Qui, come parte di uno sforzo inter-agenzie, ci stiamo concentrando sulla fornitura di beni di prima necessità tra cui coperte termiche, abbigliamento invernale, extra teli di plastica e di rinforzo rifugi collettivi e privati che attualmente ospitano migliaia di famiglie sfollate.

La crescita nel numero e dei movimenti delle persone sfollate, costrette a spostarsi varie volte all’interno della Siria in cerca di sicurezza, ha causato un aumento dei bisogni in vista dell’inverno. In questo caso, come parte degli sforzi inter-agenzia, l’UNHCR si concentra sulla fornitura di beni di prima necessità tra cui coperte termiche, vestiti invernali, e teli di plastica, e sul consolidamento dei rifugi privati e collettivi, che ospiano decine di migliaia di famiglie sfollate. Le aree prioritarie per la distribuzione di questi articoli sono Aleppo e le zone settentrionali, le più fredde del paese. Con l’inverno, l’UNHCR aveva programmato di portare assistenza per 1,4 milioni di persone, ma i fondi a disposizione consentono solamnte la distribuzione di kit per 620.000 persone nel mese di dicembre.

Panoramica Paese per Paese: programmi d’assistenza per l’inverno dell’UNHCR

Iraq: L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sta attualmente affrontando un deficit di 25 milioni di dollari nonostante gli impellenti bisogni invernali. Con 1.9 milioni di persone sfollate, 225.000 rifugiati – ed altri 300-500 che arrivano quotidianamente nel Nord dell’Iraq da Kobane – l’UNHCR è profondamente preoccupato per la capacità della comunità internazionale di rispondere adeguatamente alle necessità più urgenti, in particolare quelle delle persone sfollate. Circa 800.000 persone hanno bisogno di assistenza nella ricerca di un riparo, mentre 940.000 non dispongono di articoli invernali per la casa.

L’UNHCR e altre agenzie avevano inizialmente programmato di assistere 600.000 tra gli sfollati in condizioni di maggior difficoltà, ma i fondi a disposizione non consentono il raggiungimento di questo obiettivo. Con gli attuali finanziamenti, l’UNHCR prevede di raggiungere 240.000 sfollati iracheni in tutto il paese, incluse 180.000 persone nella regione del Kurdistan, e 60.000 persone nell’Iraq centrale e del sud. Il sostegno include generi di prima necessità e assistenza nella ricerca di un’abitazione ma non i costi per rendere più resistenti alle intemperie e per mettere in sicurezza gli edifici incompleti in cui vivono moltissimi sfollati. Non potranno neanche essere effettuati inerventi di impermealizzazione delle abitazioni e la costruzione di un sistema di drenaggio nei campi costruiti da poco. Probabilmente, l’UNHCR dovrà ricorrere a un ponte aereo per trasportare determinati beni e ciò accrescerà la necessità di finanziamenti.

Molti dei 225.000 Siriani rifugiati in Iraq, di cui 15.000 arrivati da Kobane dalla fine di settembre, hanno già ricevuto assistenza di base. L’UNHCR ha inoltre in programma di prestare assistenza per l’inverno a quasi 34.000 persone che non ne hanno ancora ricevuto. La distribuzione darà la priorità ai nuovi arrivati, alle famiglie di rifugiati che nel 2013 non hanno ricevuto i kit per l’inverno, ai rifugiati in maggiori difficoltà nei campi che richiedono la sostituzione degli articoli per l’inverno o delle tende, così come agli sfollati che attualmente stanno vivendo all’aperto o nel crescente numero di campi. La realizzazione di interventi a favore dei rifugiati in vista dell’inverno è iniziata il primo ottobre e sarà completata a fine novembre. I materiali isolanti e i generi di prima necessità sono già stati forniti e /o distribuiti a 180.000 persone nella regione del Kurdistan. Tuttavia occorre fare di più per gli sfollati di tutto il Paese.

Tenuto conto del deficit di finanziamento, l’UNHCR non sarà in grado di fornire kit di tende e pannelli isolanti in poliestere a 28.000 famiglie che ne hanno bisogno, e 30.000 famiglie non riceveranno materiali aggiuntivi quali stufe e cherosene.

I mesi più freddi sono gennaio e febbraio, e l’UNHCR è preoccupato per la fornitura di combustibile per il riscaldamento in questi mesi. I costi stimati solo per questo si aggirano intorno ai 40 milioni di dollari.

Siria: I preparativi per l’inverno dell’UNHCR sono parte di un più ampio intervento inter-agenzia delle Nazioni Unite in favore delle persone sfollate. L’Agenzia per i rifugiati si sta concentrando su due aspetti principali – la fornitura di kit per l’inverno contententi generi di prima necessità, e il consolidmaento per l’inverno dei rifugi privati e collettivi, che attualmente ospitano migliaia di famiglie sfollate. Le aree prioritarie per la distribuzione di questi aiuti sono Aleppo e le zone più a nord, le più fredde del paese.

Il personale delle Nazioni Unite nel paese ha pianificato la distribuzione di kit di prima necessità per l’inverno, a 2.05 milioni di persone, il 68% di loro, 1,4 milioni, sotto la responsabilità dell’UNHCR. La distribuzione di questi kit, sufficienti per coprire i bisogni di una famiglia di 5 persone, è già cominciata. Ogni kit include cinque coperte termiche, teli in plastica aggiuntivi, abiti invernali, materassi, materassini, taniche e materiale per l’igiene. Tuttavia, l’UNHCR dispone attualmente di fondi sufficienti a fornire kit a 620.000 persone fino a dicembre, e necessita di ulteriori 27.4 milioni di dollari per coprire tutte le 1.4 milioni di persone nel corso dell’inverno.

Il secondo intervento, ovvero il consolidamento dei rifugi privati e collettivi per 13.700 famiglie, include la fornitura di diversi materiali per tenere le famiglie al caldo e all’asciutto. Tra questi, ci sono lastre di nylon isolante e tappeti, l’isolamento del tetto, teli trasparenti per le finestre e gomma piuma per chiudere i buchi nelle pareti e nelle porte. Il costo complessivo ad alloggio ammonta tra i 250 e i 300 dollari e il totale richiesto per 13.700 famiglie è di 3.8 milioni di dollari.

All’impegno in favore degli sfollati, l’UNHCR unisce quello per gli iracheni e gli altri rifugiati in Siria. Tra i rifugiati individuati per ricevere gli aiuti invernali ci sono 3.746 iracheni da poco arrivati nel campo di Newroz. Tenuto conto della situazione di incertezza in cui versa il paese, l’UNHCR sta assicurando un piano di emergenza per un massimo di 10.000 persone. Il programma per l’inverno rivolto ai nuovi arrivati iracheni si focalizza su tre settori – beni di prima necessità non alimentari, rifugi e protezione. Il budget di 2.55 milioni di dollari è stato attualmente stato ridotto di 550.000 dollari.

Libano: UNHCR e i suoi partner stimano che circa 132,000 famiglie di rifugiati (660,000 persone) in Libano avranno bisogno di assistenza durante l’inverno per restare al caldo e asciutte. Dal momento che i rifugiati si trovano in 1,700 località su tutto il territorio libanese, fornire assistenza rappresenta una grande sfida.

Le priorità previste da UNHCR in Libano si basano su una combinazione di fattori incentrati prevalentemente su altitudine e vulnerabilità economica. La precedenza è data ai rifugiati vulnerabili che vivono al freddo e alle altitudini più elevate – a partire da quelle sopra i 1,000 metri e scendendo a 500 metri). Il programma invernale da 42 milioni di dollari di UNHCR consiste in attività di isolamento dei rifugi contro le intemperie e la distribuzione di coperte termiche, stufe, buoni per il carburante e denaro per acquistare il carburante e altri beni di cui i rifugiati hanno bisogno per stare al caldo.

Quest’inverno, UNHCR ha in programma di fornire dei kit resistenti agli agenti atmosferici a circa 37,200 famiglie (186,000 persone) che vivono in abitazioni non adeguate inclusi magazzini, garage, edifici incompiuti e in insediamenti improvvisati e informali.

Inoltre, buoni mensili per il carburante del valore di 100 dollari saranno distribuiti a 34,000 famiglie vulnerabili che vivono sopra i 1,000 metri. Il programma mira anche a fornire coperte fino a 420.000 persone e stufe fino a 90.000 persone che vivono al di sopra di 900 metri e che non le hanno ricevute l’anno scorso. In aggiunta, fino a 10.000 famiglie estremamente vulnerabili che vivono al di sopra dei 500 metri saranno immediatamente incluse nel programma monthly cash programme e riceveranno 175 dollari in assistenza per soddisfare le esigenze invernali.

Altre 59.000 famiglie che vivono al di sopra dei 500 metri riceveranno buoni da 80 dollari per quattro mesi.

La distribuzione di coperte, stufe e buoni per il carburante è iniziata nella prima settimana di Novembre.

Giordania: Il programma per l’inverno da 16.5 milioni di dollari di UNHCR in Giordania per circa 240.600 rifugiati necessita di altri 5.5 milioni di dollari, soprattutto per coprire l’assistenza in denaro per gennaio e febbraio 2015 per circa 55.000 persone.

Il programma per l’inverno è formato da quattro componenti principali: contributi economici supplementari per i siriani nelle aree urbane, allestimento dei campi per l’inverno, l’assistenza finanziaria ai non-siriani, e le scorte di emergenza per i nuovi arrivati iracheni.

Nei campi di Azraq e Zaatari, il lavoro prevede la cementificazione dei pavimenti di 6.480 rifugi ad Azraq, la distribuzione di 10.000 lenzuola plastificate per un isolamento migliore a Zaatari, la fornitura di 50.000 coperte termiche in entrambi i campi, la distribuzione di 4.000 stufe a gas e serbatoi di ricarica a tutte le famiglie nel campo di Azraq e ai nuovi arrivi a Zaatari.

Nelle aree urbane, l’assistenza in denaro di 360 dollari a famiglia in media sarà garantita a 27.800 delle famiglie siriane più vulnerabili per coprire le esigenze dell’inverno. Sono stati ricevuti solo al metà dei 10 milioni di dollari necessari. Anche nelle aree urbane, 2.200 famiglie vulnerabili di rifugiati non siriani (soprattutto irachene, ma anche somale e sudanesi) che ricevono già l’assistenza in denaro mensile avranno 360 dollari ulteriori per le esigenze invernali.

Anche se più del 90% dei rifugiati siriani che non vivono nei campi in Giordania si trovano in appartamenti, la metà di queste strutture sono in brutte condizioni o di emergenza.

Fondi di emergenza per l’inverno per possibili nuovi arrivi di rifugiati iracheni copriranno 2.000 famiglie per un costo di 400 dollari per famiglia.

Egitto: La popolazione dei rifugiati in Egitto è quasi interamente urbanizzata, sparsa per tutto il paese. Il lavoro per l’inverno in Egitto si concentrerà sull’assistenza in denaro, con i prodotti disponibili a livello locale. Dall’inizio di novembre, UNHCR ha iniziato a ricevere chiamate dai rifugiati che cercano aiuto per acquistare indumenti caldi e coperte per i loro bambini.

Circa 56.000 rifugiati siriani (40% della popolazione registrata) hanno bisogno di tale assistenza. Chi ha bisogno si trova soprattutto a Greater Cairo, così come nei governatorati costieri di Alessandria e Damietta, che sono conosciuti per le loro basse temperature durante l’inverno, che possono abbassarsi fino a meno di 8°C.

A causa della carenza di fondi, UNHCR potrà aiutare solo 38.000 delle famiglie più vulnerabili – o il 60% di coloro che hanno bisogno di assistenza per l’inverno. Ogni rifugiato riceverà 28 dollari come unico contributo, fornito tramite la Posta egiziana, con un tetto massimo di 168 dollari per le famiglie composte da 6 o più membri.

Turchia: Dall’inizio dell’emergenza in Siria, la risposta in Turchia è stata guidata dalla Presidenza per la Gestione dei Disastri e le Emergenze (Disaster Management and Emergency Presidency – AFAD) e include attività per l’inverno. UNHCR Turchia sta fornendo supporto per l’inverno sia ai rifugiati nei campi sia ai rifugiati vulnerabili che non si trovano dei campi.

UNHCR fornirà assistenza per l’inverno a tutti i rifugiati siriani che vivono nei campi in Turchia (circa 220.000 persone). L’assistenza includerà due coperte termiche a persona, tre stuoie di plastica per famiglia, giacche a vento, e magliette termiche e altri indumenti. Le stufe sono state fornite già l’anno scorso (ai rifugiati nei campi).

UNHCR fornirà inoltre assistenza per l’inverno a circa 120.000 tra i rifugiati siriani più vulnerabili che non vivono nei campi. In aggiunta, UNHCR sta provvedendo a procurare coperte, indumenti termici, stuoie di plastica e giacche a vento per i circa 200.000 rifugiati (secondo quanto riportato dalle stime del governo) che sono arrivati in Turchia nell’afflusso più recente.