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Cona (Ve) – Richiedenti asilo protestano e lasciano il centro per le condizioni indegne dell’accoglienza: “Vogliamo essere ricollocati”

Occupato temporaneamente il centro per migranti, mentre un gruppo è in marcia verso Venezia e si è fermato a Codevigo (Pd)

Sono in corso anche oggi proteste dei richiedenti asilo contro le condizioni inumane e degradanti in cui versa il centro per migranti di Cona nel quale sono stipate oltre 1000 persone e già teatro di numerose proteste ed episodi gravissimi come la morte nel gennaio scorso di Sandrine.
Due i gruppi che hanno deciso modalità coordinate di far sentire la propria voce esasperati da un’attesa infinita: il primo di circa 300 richiedenti asilo è partito ieri in marcia verso Venezia con lo scopo di incontrare il prefetto. Dopo tre ore di cammino si è fermato ed ha trascorso la notte sulla strada Romea, alla porte di Codevigo, nella bassa padovana. L’altro, da questa mattina, ha deciso di occupare l’ex base militare per supportare la marcia per la dignità ed i diritti e richiedere un incontro con il prefetto.
Entrambi i gruppi hanno incontrato il prefetto portando delle richieste molto precise: chiudere il centro di Cona ed essere ricollocati in altre strutture dignitose dove sono garantiti i servizi e progetti di inclusione sociale, ottenere il permesso di soggiorno.

Alle 17, i richiedenti asilo che erano rimasti a Cona hanno deciso di lasciare il centro (definito da loro stessi lager) per raggiungere il gruppo di Codevigo.
Si sono messi in cammino, portando i propri effetti personali e delle coperte. E’ un esodo autorganizzato dal fallimento del sistema d’accoglienza italiano, dalle condizioni inumane e degradanti, dalle promesse mai mantenute. Da un sistema che non vuole garantire i diritti sanciti dalle normative e dalla costituzione e che ammassa esseri umani consegnandoli in mano ad affaristi senza dar loro nessuna prospettiva. In questa giornata Cona parla a tutte quelle persone migranti che subiscono i soprusi nei centri, che vengono vessati e maltrattati, addirittura sparati come è avvenuto a Gricignano di Aversa (CE) a un ragazzo di 19 anni.

A Codevigo il presidio è continuato nella piazza del paese: hanno richiesto di essere ospitati in chiesa per trascorrere la notte. Ma la porta è rimasta chiusa e il sindaco se è ne è lavato le mani, una duplice vergogna. I richiedenti asilo allora si sono coricati sul sagrato delle chiesa pronti a dormire per la seconda notte consecutiva all’addiaccio. Domani vogliono raggiungere la prefettura di Venezia e saranno accompagnati in questa marcia per la dignità e i diritti da attivisti arrivati dalle città venete. E’ giunta infine al gruppo una triste notizia: un richiedente asilo (al momento non sappiamo il nome) è morto investito da un auto mentre in bicicletta cercava di raggiungere i compagni. Un assurdo epilogo di una giornata intensa e faticosa; nemmeno di fronte a questa tragedia la porta della parrocchia si è aperta.

La cronaca della giornata in aggiornamento:

Codevigo (PD) ore 22.30

Codevigo (PD) ore 19.00

Cona (VE) ore 17.05

Codevigo (PD) ore 16.50

Cona (VE) ore 14.40

Codevigo (PD) ore 13.50

Codevigo (PD) , Cona (VE) ore 12.00

Codevigo (PD) ore 11.00

Redazione

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