Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
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Considerazioni in merito alle espulsioni di immigrati e alla mobilitazione europea contro i CPT

Comunicato stampa G.C.- Coordinamento Prov.le di Terni

In questi giorni le Questure (come quella di Terni) stanno pubblicizzando i dati relativi all’operato sull’immigrazione e, facendo sfoggio della propria capacità nel perseguitare cittadini stranieri presenti illegalmente sul territorio nazionale e per i quali non si è potuto procedere alla regolarizzazione, si perpetua l’immagine del clandestino criminale. Tale equivalenza va rigettata, poiché basti pensare che solo una denuncia può rendere inapplicabile la stipula di un contratto di soggiorno e ciò avverrebbe in netta violazione del principio di “presunzione di non colpevolezza”.

Giudichiamo intollerabile la continua campagna di etichettamento contro esseri umani la cui unica colpa è di non riuscire ad avere la possibilità di vivere in un paese come il nostro che ha aziende corresponsabili di morte in giro per il pianeta. Non è possibile che in tempi di globalizzazione gli unici confini siano quelli che vengono interposti tra le persone, siano essi le frontiere presidiate con navi da guerra o quelli dei CPT circondati da filo spinato. E’ assurdo che le procedure amministrative (come un banale cambio di residenza) siano ancora da espletate presso un organo dello Stato preposto al controllo e alla repressione del crimine. E’ inconcepibile che ancora non esista una Legge che consenta l’ingresso regolare nel nostro paese e che l’unica possibilità sia quella di affidarsi alla malavita organizzata.

Come Giovani Comunisti/e riteniamo che la clandestinità sia un’invenzione giuridica posta per rendere l’esistenza dei migranti perennemente ricattabile e precaria e che le espulsioni amministrative siano un reato contro l’umanità. Pertanto condanniamo con forza ogni atteggiamento di chi con arroganza mostra i muscoli di fronte agli immigrati, cancellando distinzioni, diritti costituzionalmente garantiti e minime garanzie procedurali e chiediamo a tutte le forze politiche e sindacali che sono sensibili alle istanze poste dagli immigrati di rispondere ad una campagna persecutoria e di criminalizzazione che sta assumendo contorni sempre più preoccupanti.

Infine, sulla base della “Dichiarazione comune” sottoscritta nel Forum sociale europeo di Parigi annunciamo che il 31 Gennaio saremo in piazza a Roma assieme alla moltitudine dei migranti per chiedere:

– la regolarizzazione di tutti/e gli/le immigrati in ciascun paese europeo

– la chiusura immediata dei Centri di Detenzione (CPT) per stranieri/e

– l’abrogazione dell’accordo razzista di Schengen.
– libertà di circolazione, di residenza e di lavoro per tutti/e

– il riconoscimento di una cittadinanza di residenza per tutti/e

– e il rispetto di un vero diritto di asilo in tutti Paesi europei

GIOVANI COMUNISTE/I
Coord. Prov.le di Terni