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dal Corriere Adriatico del 12 novembre 2006

Corridonia – “Fu un privato a chiedere la costruzione del Cpt”

“La richiesta non è arrivata dal ministero. Il primo incontro si è svolto nello studio dell’ex sindaco”

CORRIDONIA – La sala consigliare, venerdì scorso, si è trasformata in un cinema. Luci spente e tutti con gli occhi puntati verso lo schermo: oggetto della visione la trasmissione di Tm6 Il campanaro, dedicata al Cpt, il centro di permanenza temporanea per immigrati clandestini che sarebbe dovuto sorgere in contrada Piedicolle. Ospiti del programma – andato in onda nel marzo del 2004 – l’allora assessore all’Urbanistica, Sandro Giustozzi e l’ex assessore provinciale Mauro Riccioni. Il documento è stato proposto al pubblico su iniziativa della Commissione d’inchiesta presieduta dal consigliere Pietro Antonio Siciliano, che ha presentato in aula i risultati dei lavori svolti per fare chiarezza sull’iter che ha portato all’ipotesi Cpt.

Il tempo di notare l’assenza dell’ex sindaco Giustozzi ed ecco che parte il video. Nel corso della trasmissione, l’allora assessore all’Urbanistica, incalzato riguardo all’idea Cpt, risponde di non essere la persona più indicata a rispondere alla domanda, invitando il presentatore a girare il quesito al sindaco. Terminato il video ha preso la parola Siciliano, che ha svelato tutti i segreti del Cpt. Giustozzi – ha dichiarato il consigliere di Corridonia Democratica – ha scaricato le responsabilità su Emiliani, ma quanto affermato in tv si discosta da quello che abbiamo accertato. A nostro avviso le maggiori responsabilità sono proprio dell’allora assessorato all’Urbanistica.

Il presidente della commissione è entrato subito nel merito. L’ex sindaco ha dichiarato che la richiesta di costruire un Cpt sia arrivata dal ministero, ma così non è: la proposta è partita da un privato. Il primo incontro, nell’autunno del 2003, si è svolto nello studio professionale di Giustozzi ed erano presenti un esponente della ditta che avrebbe realizzato il centro e un’altra persona. Nel secondo incontro, sempre nello studio di Giustozzi, era presente anche il sindaco, che ha proposto di costruire il Cpt a Sarrocciano. Tesi non appoggiata dagli altri, secondo cui era Piedicolle la soluzione ideale. Il resto della giunta è stato messo al corrente della questione dopo molto tempo.

Ma c’è di più. La pratica è stata portata in Consiglio in maniera spedita, tant’è che l’ufficio urbanistica aveva incaricato un geologo e un architetto, per effettuare i rilievi a Piedicolle. Peccato che il vero committente non era il Comune ma la ditta. Per di più i rilievi sono stati fatti su un terreno di proprietà dell’Ircer, a insaputa dello stesso istituto, che fa capo al Comune di Macerata.

Secondo Siciliano la popolazione è stata letteralmente scavalcata e l’ipotesi di un referendum più volte riferita da Giustozzi non è stata mai oggetto di confronto in Giunta. Il caso Cpt è stato fermato dal parere negativo dell’Ircer sulla cessione del terreno e anche il sindaco Meschini, sentito nell’ambito dei lavori della commissione, ha sempre manifestato la sua contrarietà. Il consigliere Siciliano ha inoltre affermato che dal punto di vista politico la responsabilità è dell’assessorato all’Urbanistica e agli altri amministratori va addebitato di non avere vigilato adeguatamente.

Infine un’osservazione: Non può essere condivisibile che l’iter per un’opera pubblica inizi in uno studio privato. La ditta avrebbe dovuto contattare direttamente il Comune.