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Costa d’Avorio – Giovane età e percorso di integrazione valutati positivamente per il rilascio della protezione

Tribunale di Firenze, ordinanza del 20 marzo 2019

Il Tribunale di Firenze, con l’ordinanza in commento, ha riconosciuto il diritto al rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ora recante la dicitura “casi speciali”, in favore di un richiedente di nazionalità ivoriana.
L’ordinanza appare pregevole sotto il profilo argomentativo allorché affronta la questione di diritto intertemporale relativa all’applicabilità dell’art. 5 del D.lgs. 286/1998 (“protezione umanitaria”) alla domanda giudiziale presentata prima del D.L. 113/2018, risolvendola positivamente in ossequio alla lettera dell’art. 11 delle preleggi.
Nell’ordinanza in commento, poi, si pone l’accento sulla giovane età del richiedente, sul lungo tempo ormai trascorso dall’espatrio e sul positivo percorso di integrazione intrapreso nel nostro Paese.
Infatti, il giudice fiorentino sottolineava come “(…) debba essere valorizzato il timore del ricorrente di un ‘rientro’ nel suo paese di origine, dal quale è partito molto giovane, da cui manca da più di 4 anni, e dove, in caso di rimpatrio, sarebbe privo di risorse lavorative; (…) a fronte del suddetto timore, si contrappone il significativo percorso avviato in Italia (e documentato in atti), dove è stato inserito a diversi corsi di lingua e cultura italiana, ove ha un regolare contratto con una società calcistica (…) tale percorso attesta un avanzato grado di inserimento sul territorio nazionale e concrete prospettive di un futuro diverso dalla situazione di seria incertezza sulla sua vita futura che lo aspetterebbe nel suo paese di origine (…)” e per l’effetto ordinava al Questore di Livorno il diritto al rilascio di un permesso di soggiorno biennale recante la dicitura “casi speciali“.

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Tribunale di Firenze, ordinanza del 20 marzo 2019