Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Costa d’Avorio – Solo il 5% della popolazione dispone di un qualche tipo di previdenza sociale

Tribunale di Torino, ordinanza del 3 ottobre 2018

Il Tribunale di Torino ha riconosciuto il diritto alla protezione umanitaria a favore di un cittadino ivoriano affetto da una problematica fisica che necessita di intervento chirurgico.

Il Collegio, in particolare, ha rilevato che – laddove rimpatriato in Costa d’Avorio – il richiedente si troverebbe in un contesto ove l’effettuazione di tale intervento sarebbe per lui ben difficile. Infatti, se è vero che il presidente Ouattara, dal 2014 ha introdotto per legge in Costa d’Avorio la copertura sanitaria universale (“Couverture maladie universelle”) – che mira ad estendere a tutta la popolazione la copertura sanitaria sulla base di due regimi, ovvero, quello contributivo, che si finanzia attraverso un contributo a carico dei cittadini, che è pari a mille franchi Cfa (circa un euro e 52 centesimi) al mese, e quello non contributivo, che riguarda le persone in stato di indigenza, per le quali sarà lo Stato a coprire i costi quantificati, secondo il sito ivoriano di notizie abidjan.net, in 49 miliardi di franchi, pari a circa 75 milioni di euro – è altrettanto vero che, allo stato attuale, solo il 5% della popolazione dispone di un qualche tipo di previdenza sociale e le difficoltà di attuazione sono già emerse nella fase preliminare di registrazione dei beneficiari, che sono solo circa due milioni a fronte di una popolazione totale di oltre ventidue milioni.

Pertanto, ricorre nel caso di specie, un “serio motivo umanitario”, che rende doveroso il rilascio del permesso di soggiorno di cui all’art. 5 comma 6 d.lgs. 286/98, finalizzato a dare il tempo indispensabile perché il Richiedente, già in lista operatoria, possa essere concretamente operato e perché gli siano garantite tutte le cure riabilitative post-operatorie, in ossequio a quanto previsto dall’art. 32 Cost.

– Scarica l’ordinanza
Tribunale di Torino, ordinanza del 3 ottobre 2018