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da adnkrnos.com del 7 ottobre 2005

Cpt Lampedusa, Unione: ”E’ un lager”. Pisanu ordina il sopralluogo

”Il Cpt di Lampedusa è un lager. Si fa sistematicamente ricorso a trattamenti disumani e degradanti, in violazione della Costituzione e di ogni norma internazionale. Le autorità hanno mentito. Il ministro Pisanu, e questo è il fatto più grave, ha mentito al Parlamento sulle condizioni di assistenza, sull’accesso alle procedure d’asilo. Ciascuno si deve assumere le sue responsabilità a cominciare dal ministro dell’Interno e dal prefetto di Agrigento. Il Cpt di Lampedusa va chiuso immediatamente, perché regna uno stato di illegalità”. E’ quanto chiedono in una nota congiunta i senatori dell’Unione, Gianfranco Pagliarulo (Pdci), Tana De Zulueta (Verdi), Francesco Martone (Prc), Antonio Iovene (Ds), Antonello Falomi (Il Cantiere) dopo il reportage pubblicato oggi dal settimanale ‘L’Espresso’, nel quale il giornalista Fabrizio Gatti racconta gli otto giorni trascorsi nel centro di permanenza temporanea e accoglienza di Lampedusa.

I parlamentari dell’opposizione chiedono di aprire ”immediatamente una inchiesta penale”. ”Bisogna – spiegano – eliminare qualsiasi restrizione alle visite ai Cpt. E’ inamissibile che nessuno possa entrarvi e che i parlamentari possano visitarli solo a condizione di preavvisare della visita. L’Italia deve tornare ad essere uno Stato di diritto ovunque: va cancellata ogni situazione di illegalità e di extraterritorialità. Pisanu – chiedono – riferisca immediatamente in Parlamento”.

”Chi ha organizzato l’ignobile farsa di un Cpt vuoto e tirato a lustro in occasione della visita del Parlamento europeo, il 15 settembre scorso, dovrebbe adesso compiere il solo gesto di decenza politica: dimettersi. A cominciare dal sottosegretario agli Interni D’Alia che, a nome del governo, si è fatto garante di menzogne e omissioni e da Borghezio, parlamentare europeo della Lega, che ha dichiarato che il Cpt di Lampedusa è un hotel a cinque stelle”, osserva il parlamentare europeo dei Ds, Claudio Fava. Anche Giusto Catania, eurodeputato di Rifondazione Comunista e capogruppo della Sinistra Europea in Commissione Giustizia e Affari interni, chiede le dimissioni di ”D’Alia, del Prefetto e del Questore di Agrigento che, oltre ad essere i responsabili del Centro di Lampedusa, sono gli autori materiali del raggiro ai danni della delegazione ufficiale del Parlamento europeo.”

Per il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, ”nei confronti dei fenomeni migratori sono inutili leggi repressive ed inumane come la Bossi- Fini, che va abolita, anche perché si è dimostrata del tutto fallimentare. Va rivista anche la legge Turco-Napolitano e devono essere predisposte misure per una civile accoglienza e politiche inclusive e di cooperazione internazionale”.

Dopo le denunce dell’opposizione Pisanu ha disposto che il prefetto Alessandro Pansa, direttore centrale per l’immigrazione, si rechi domani a Lampedusa per un accurato sopralluogo al centro di prima accoglienza. Ne dà notizia una nota del Viminale.

Il ministro della Giustizia Roberto Castelli dice di non credere ”a quanto affermato dal giornalista dell”L’Espresso’, del resto da un giornale nel cui CdA siede qualcuno che ha frequentato le patrie galere ed è reo confesso di aver pagato tangenti non ci si può aspettare la correttezza di informazione”.

Per il deputato di Fi, Pippo Fallica, componente della commissione Difesa della Camera, ”le invettive di certi esponenti dell’estrema sinistra hanno come unico scopo quello di delegittimare il nostro Paese. Supportati da una stampa di regime, i ‘compagni’ si ergono a difesa dei diritti umani, quando per anni hanno coperto le infamie e i genocidi dei loro amici comunisti sparsi in tutto il mondo. L’ipocrisia e la falsità regnano sovrane. Vergogna. Nessun diritto è stato mai leso all’interno delle strutture di accoglienza di Lampedusa”, assicura Fallica. L’europarlamentare della Lega Mario Borghezio parla di ”montatura”. ”Non sarà un albergo a cinque stelle – dice – ma non è neppure un lager. Di fronte a denunce di questo genere, cado dalle nuvole”.

Acquisendo il reportage pubblicato da ‘L’Espresso’, la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul Centro. Ne dà conferma la stessa Procura. Tra i reati ipotizzati: lesioni personali e peculato.

Intanto, la Sezione Italiana di Amnesty International ha scritto oggi al ministro dell’Interno chiedendo chiarimenti e l’avvio di un’indagine. Secondo Amnesty Italia ”è di fondamentale importanza chiarire se le gravi violazioni dei diritti umani dei cittadini stranieri trattenuti a Lampedusa siano effettivamente avvenute, alla luce delle ripetute rassicurazioni fornite dal ministro Pisanu sull’aderenza dell’Italia alle norme internazionali sui diritti dei migranti e dei rifugiati”.

Il sindaco di Lampedusa Bruno Siragusa si dice ”sdegnato e amareggiato dai soprusi descritti dal giornalista nel reportage. Se ci sono effettivamente stati, spero che gli autori vengano puniti molto duramente”. Anche se ”mi sembra esagerato chiedere le dimissioni di Pisanu”.