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Cpt di Gradisca, due storie da dentro le mura

Le loro sono storie diverse, li accumuna la loro reclusione nel centro di Gradisca e il desiderio di tornare ad abracciare le loro famiglie.

Raji Tarik è di origine marocchina, sposato con una sua connazionale e da lei ha già avuto una bellissima bambina di due anni ed un altro figlio è prossimo a nascere. Nel Cpt di Gradisca c’è finito direttamente dopo essere stato in carcere per aver violato la legge Bossi-Fini. Infatti dopo aver perso il permesso di soggiorno non ha rispettato l’obbligo di uscire dall’Italia e per questo ha scontato otto mesi di carcere.

Rhairi Fakiri, tunisino, non è riuscito a sposarsi perchè l’hanno portato al Cpt di Gradisca proprio mentre stava svolgendo le pratiche di matrimonio con la sua compagna sudamericana. Clandestino fin dal 2004, sta per diventare padre ma rischia di non vedere mai suo figlio perchè la sua domanda di asilo è stata rifiutata. Rhairi da due settimane è in sciopero della fame perchè gli viene negato il permesso di incontrare la sua compagna.

Su queste due storie abbiamo intervistato Genni Fabrizio dell’Associazione Razzismo Stop. http:///app/uploads/2007/06/intervista_genni.mp3

Vi proponiamo la registrazione di una telefonata fatta con Tarik, in questa conversazione ci racconta la sua storia e quali sono i sopprusi e le ingiustizie che vive all’interno del Cpt di Gradisca assieme agli altri migranti. http:///app/uploads/2007/06/intervista_genni.mp3