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da Il Piccolo di Trieste del 22 marzo 2007

Cpt, il ddl ancora non c’è ma l’assessore Antonaz critica la poca chiarezza

Nulla di certo sulla struttura di Gradisca

Gradisca. «Nel disegno di legge Amato-Ferrero sull’immigrazione non è ancora chiara la chiusura del Cpt di Gradisca d’Isonzo»: lo ha affermato l’assessore regionale all’immigrazione del Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, intervenendo a una conferenza organizzata a Udine dalla Cgil Friuli Venezia Giulia.
Per conoscere le linee che hanno ispirato i due ministri del governo Prodi si dovrà però ancora attendere: la nuova legge sull’immigrazione non sarà presentata nel prossimo Consiglio dei Ministri di domani. Lo ha detto il ministro Paolo Ferrero spiegando che ci vorranno ancora due o tre settimane: «Stiamo vedendo tutte le questioni che riguardano gli altri ministeri», ha spiegato. Come esempio delle cose da fare, Ferrero ha citato il riconoscimento dei titoli di studio da fare con la Pubblica Istruzione o la copertura economica da verificare con il Tesoro. Per quanto riguarda i Cpt, Ferrero ha ricordato che comunque c’è l’intesa raggiunta tra lui e il ministro dell’Interno, Giuliano Amato.
«Si parla di svuotamento, di riduzione drastica, ma – ha affermato Antonaz – la questione chiusura non è del tutto chiara». Risulta, invece, evidente secondo l’assessore, il dettato del ddl in materia di Centri d’identificazione per i richiedenti asilo. «Si sa già che la legge dice senza dubbio che non ci saranno, dunque – ha affermato Antonaz – quello che si sta costruendo a Gradisca a fianco del Cpt è un’opera inutile». L’assessore ha così rivolto un appello «a cessare subito quei lavori, perchè sono soldi della collettività buttati».
Sul Cpt di Gradisca Antonaz ha inoltre ricordato come «la Regione, gli enti locali, il sindacato e la società civile si siano coralmente espressi contro un progetto che ci è stato imposto dall’alto». Una contrarietà che secondo l’assessore va ora ribadita presso le sedi istituzionali. A questo proposito, Antonaz ha infine annunciato che il sindaco di Gradisca d’Isonzo ha chiesto al Ministro degli interni, Giuliano Amato, un incontro di chiarimento, a cui parteciperà anche la Regione.
Sulle indicazioni già emerse relativamente alla nuova legge Amato Ferrero, intanto, la Cgil attraverso il responsabile nazionale dell’ufficio per le politiche dell’immigrazione Pietro Soldini ha espresso «valutazione globalmente positiva», soprattutto per quel che riguarda il cambio di rotta rispetto alla politica degli ingressi: «Sarà possibile entrare in Italia usando una varietà di strumenti – ha ricordato Soldini – e l’immigrato, oltre ad essere sponsorizzato da associazioni imprenditoriali, singoli cittadini o imprenditori, potrà anche auto-sponsorizzarsi, dando garanzie in prima persona».