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dal Messaggero Veneto del 26 luglio 2008

Cpt, la Pozzuolo pronta all’impiego

Pacchetto sicurezza. Un centinaio di militari della caserma di piazza Battisti dovrebbe essere destinato al Centro immigrati di Gradisca dopo metà agosto

Il comando attende i dettagli operativi da Roma. In ottobre la brigata tornerà a operare in Libano

Mentre allo Stato maggiore della difesa prosegue il lavoro di consultazione per approntare i dettagli operativi dell’impiego di 2 mila militari delle Forze armate a supporto delle forze dell’ordine a vigilanza di obiettivi fissi, impiego disposto dal Decreto sicurezza appena approvato dal Senato, alla caserma “Guella” di piazza Cesare Battisti, sede del Comando della “Pozzuolo”, si aspettano indicazioni in vista del coinvolgimento della Brigata di Cavalleria goriziana (verso metà agosto).
Un contingente della “Pozzuolo”, non superiore al centinaio di militari, sarà infatti impiegato alla vigilanza del Cpt per immigrati di Gradisca. Pronti all’impiego, dunque, una volta che dalle autorità preposte arriveranno indicazioni precise su tempistica, modalità operativa, quantificazione numerica del personale necessario all’attività, che sarebbe sostanzialmente quella di assicurare un “supporto logistico” per la sorveglianza di un “obiettivo sensibile”, categoria nella quale rientrano in base al Decreto sicurezza anche i Centri di identificazione ed espulsione (la nuova denominazione ministeriale per i Cpt) come quello gradiscano.
Negli ambienti della Brigata “Pozzuolo”, per ora, si attende dunque che da Roma arrivino i dettagli: per quanto riguarda impieghi inerenti l’ordine pubblico sul territorio nazionale, come nel caso in questione, la competenza è tutta dello stato maggiore della difesa. Una considerazione appare accerta: il contributo in termini di apporto numerico assicurato dai militari della “Pozzuolo” sarà direttamente proporzionale alle possibilità attuali.
Considerando che tra poco più di due mesi e mezzo cominceranno le partenze per il Libano, dove le unità alle dipendenza della Brigata goriziana saranno impegnate nella missione di pace Onu Unifil 2, è evidente che l’individuazione del numero di militari che saranno impegnati a presidio del Cpt gradiscano dovrà tenere conto della fase delicata che vive la brigata alla vigilia del nuovo impegno in medio oriente nella difficile missione sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Insomma, l’impiego nella vigilanza del Cie, che appare ormai certo, non dovrà in alcun modo rischiare di intralciare l’attività di preparazione della “Pozzuolo” in vista dell’impegno all’estero.
«Attendiamo anche noi disposizioni in materia», è il concetto ribadito ieri alla caserma “Guella”, rimandando per eventuali particolari in più allo Stato maggiore della difesa.
Particolari in più che, peraltro, per il momento, sono di fatto inesistenti: tutto ciò che si sa è che la “Pozzuolo”, salvo ripensamenti, sarà impegnata nella vigilanza del Centro per immigrati gradiscano, ma alla sede di piazza Cesare Battisti precisano che bisognerà pazientare ancora, aspettando cioè che allo Stato maggiore della Difesa si stabiliscano nei dettagli quali reparti saranno attivati e le modalità dell’impiego.
Difficile che il contingente richiesto vada oltre il centinaio di militari. Per quanto riguarda la tempistica è certo che l’impiego degli uomini della “Pozzuolo” al Cie gradiscano non scatterà prima della seconda metà di agosto.
Piero Tallandini


«Giusto impiegare al Cpt i militari come supporto»

Il prossimo impiego del contingente di militari della Pozzuolo, non superiore al centinaio di unità, destinato alla vigilanza del Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca trova favorevole il presidente della Provincia Enrico Gherghetta: «Sinceramente – osserva Gherghetta – non riesco a vedere la cosa come un problema. Ho parlato con gli amici della Brigata Pozzuolo e mi pare che l’idea sia quella di avere un presidio di militari per effettuare servizi di guardia e sorveglianza a sostegno delle forze dell’ordine attualmente presenti in loco. Insomma, da quanto mi risulta non si tratterà di un’attività di ordine pubblico, ma i militari della Pozzuolo avranno il compito di alleviare il peso della sorveglianza e della guardia alla struttura che attualmente grava unicamente su polizia, carabinieri e guardia di finanza».
«Quindi – aggiunge il presidente della Provincia – non credo ci saranno problemi o difficoltà considerando che i militari della Brigata sono professionisti preparati. Mi auguro che la loro presenza possa consentire anche un maggiore e migliore impiego delle forze dell’ordine sul territorio».
Sulla questione aveva invece espresso perplessità il segretario provinciale del sindacato autonomo di polizia, Angelo Obit, sottolineando la necessità di un addestramento specifico per effettuare tale servizio.